Attacco nucleare all’Italia | Ecco le mappe e i piani per proteggersi ed evacuare le località colpite

La guerra infuria sempre più feroce. Putin all’angolo è sempre più imprevedibile. Ecco i piani che l’Italia ha preparato nel caso di un attacco nucleare che purtroppo sta diventando possibile.

L’Italia si prepara all’evento più tragico della sua storia: l’attacco nucleare. Le minacce russe fanno paura e la situazione al fronte non lascia presagire nulla di buono.

Italia nel mirino nucleare_ come ci stiamo preparando | Web Source
Italia nel mirino nucleare_ come ci stiamo preparando | Web Source

Una Russia frustrata e all’angolo, incapace di ottenere sul campo i risultati che si era prefissa, resa impotente dalle sanzioni e dal sostegno dell’Europa alla Nato potrebbe persino decidere per il passo più estremo.

L’isteria che si aggira per la Russia: un pericolo per il mondo

Il clima non è sereno. La televisione russa trasmette show allucinanti, in cui generali e conduttori televisivi discorrono di attacchi alla Polonia, agli stati baltici, in un delirio espansionista sempre più sconnesso dalle realtà di una campagna militare fallimentare. L’offensiva è affogata nel fango ucraino e nella resistenza feroce di un paese che si rifiuta di arrendersi alla legge di una superpotenza che ha deciso di cancellarne l’indipendenza politica, se non addirittura di annetterlo.

Alla TV russa si discute tranquillamente di attacco nucleare all'Europa | Web Source
Alla TV russa si discute tranquillamente di attacco nucleare all’Europa | Web Source

La pianificazione italiana per l’emergenza nucleare avrà due livelli: provinciale e nazionale. Da un lato si dovrà proteggere la continuità del governo, dall’altro ridurre l’impatto distruttivo sulla popolazione, la logistica, la produzione.

Il Piano Nazionale di difesa civile definisce scenari e misure: è una direttiva generale su cui le amministrazioni pubbliche locali hanno sviluppato il loro piano. Il piano esiste da tempo e viene testato con esercitazioni periodiche, nelle quali ovviamente si evita di coinvolgere la popolazione per non creare allarmi inutile. L’ultimo test è del gennaio 2021.

Fino a oggi le possibilità di attacco erano quelle “limitate” del terrorismo: una bomba sporca in una metropolitana, per esempio. Ma oggi lo scenario da preparare diventa quello di un attacco con bombe atomiche: la doppia distruzione dell’esplosione e delle radiazioni. 

Sono stati individuati i siti sensibili e le “infrastrutture critiche” da monitorare, è prevista la segnalazione delle strade da percorrere per evacuare le zone colpite e sono stati individuati i siti per le tendopoli e i punti di soccorso mobili. La pianificazione a livello locale prevede anche l’elenco dei depositi di materiali indispensabili all’emergenza: medicinali, carburanti, scorte alimentari.

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In caso di attacco la prima contromisura sarà l’utilizzo di iodio stabile, per evitare che quello radioattivo si fissi alla tiroide, il riparo in luogo chiuso o, in caso di radioattività eccessivamente elevata, l’evacuazione della popolazione secondo protocolli già definiti nei dettagli.

Se l’attacco dovesse arrivare sul suolo nazionale o diretto a paesi vicini, mappe e piani sono già pronti. Speriamo che restino nel cassetto per sempre.

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