L’attenzione dei media ormai si sta concentrando sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ciò, però, purtroppo, non vuol dire che il Covid-19 sia sparito.
Il 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’inizio dell’invasione dell’Ucraina. In seguito a quel tragico momento, il mondo sembrerebbe essersi fermato: le attenzioni dei media si stanno concentrando prettamente sul conflitto in Ucraina.
Tutto ciò è certamente comprensibile: condannare la guerra è fondamentale. Inoltre, gli effetti del conflitto stanno colpendo negativamente l’economia mondiale. Per non parlare delle centinaia di vittime e dei milioni di profughi che stanno lasciando il Paese.
Ciò che sembra essere passato in secondo piano, se non nel dimenticatoio, è l’emergenza sanitaria che da ormai due anni ha cambiato le nostre vite.
La situazione in Italia
In base all’ultimo report, in Italia sono stati registrati 85.288 nuovi casi e 180 morti. Il tasso di positività nel Paese è salito fino a raggiungere il 14,5%.
Nonostante l’emergenza sembrerebbe non trovare mai una fine, le previsioni per il futuro sono positive. Ciò è stato confermato da Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
Brusaferro ha posto l’attenzione sull’efficacia della campagna vaccinale. Secondo l’esperto, il vaccino ha avuto un ruolo fondamentale nel contenere la diffusione del Covid-19.
Lo stato d’emergenza relativo alla pandemia di Covid-19 è stato prorogato fino al 31 marzo 2022. Presto molte restrizioni verranno eliminate, in particolare quelle relative all’obbligo di mascherina all’aperto.
Il panico generato dall’inizio della pandemia potrebbe essere in procinto di diventare solamente un brutto ricordo.
Covid-19: le ultime scoperte
In realtà, nelle ultime ore, è stato lanciato un allarme da parte di alcuni ricercatori. Questi ultimi hanno identificato dei nuovi sintomi legati a Omicron 2, la sotto-variante denominata anche Omicron BA.2. Vista la scoperta di questi nuovi sintomi, diverse fonti hanno iniziato a parlare di Omicron 3.
I sintoni più comuni tra quelli scoperti sono i seguenti: mal di testa, nausea, diarrea, vomito e bruciore di stomaco.
Omicron 2, al momento, risulta essere la mutazione più pericolosa. È più contagiosa e trasmissibile rispetto alle varianti precedenti. Gli esperti sostengono che, in caso di nuove ondate di Covid-19, sarebbero con ogni probabilità provocate da tale mutazione.
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Il virologo Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale USA sulle allergie e sulle malattie infettive, ha affermato che Omicron 2 “sta diventando dominante”. Come affermato dall’esperto, la sotto-variante ha raggiunto il 60% dei casi in tutto il mondo.