La Russia è stata colpita da sanzioni gravissime. Ma nessuna come questa aveva colpito le gerarchie del Cremlino, e le loro mogli, direttamente al volto. Non c’è niente che i vertici russi possano fare per evitarla.
La guerra non si combatte solo con le armi e per fermare l’aggressione alla Russia, la comunità internazionale ha deciso di colpire la Russia con sanzioni di gravità mai vista prima.
Sanzioni finanziarie, industriali, tecnologiche che hanno tagliato l’economia russa fuori dal resto del mondo. E rischiano di metterla ben presto in ginocchio.
La caccia ai vertici e agli oligarchi
Gran parte delle sanzioni sono state mirate direttamente alle proprietà, agli affari, alle ricchezze dei “pezzi grossi” di Mosca, quelli che insieme al dittatore Vladimir Putin hanno diretto la politica russa di questi anni in una direzione sempre più aggressiva e sempre più temuta dai vicini, fino al passo fatale della sanguinosa invasione dell’Ucraina. Un gravissimo atto contro il diritto internazionale che sta costando la vita a migliaia e migliaia di civili inermi: donne, bambini. ospedali e teatri bombardati, scuole distrutte, città rase al suolo, cittadini colpiti mentre facevano la fila per il pane.
La guerra, anziché placarsi è diventata sempre più feroce e selvaggia. Alle sanzioni sempre più gravi degli stati hanno cominciato ad aggiungersi anche quelle delle aziende private, che si sono ritirate dalla Russia quasi tutte, interrompendo i loro affari in quello che era sempre stato un grandissimo mercato, specialmente per i beni di lusso. La ricchissima, anche se non numerosissima, élite russa è sempre stata amante dei grandi marchi, dell’esibizione della sua ricchezza.
Il volto colpito
Anche la chirurgia estetica ha fatto furore in questo dorato mondo di ostentazione e bellezza appariscente. Lo stesso Putin è fortemente sospettato di avere pesantemente ritoccato il suo volto con vari interventi e soprattutto con iniezioni di Botox, un prodotto che in Russia fa letteralmente furore a tutte le età. Una vera e propria mania della upper class.
Ed è qui che è arrivato in queste ore il colpo più doloroso. AbbVie, la compagnia farmaceutica americana che lo produce ha ritirato il Botox dal mercato russo. Niente più iniezioni riempitive per le mogli degli oligarchi e degli alti papaveri del regime.
Privati del loro additivo preferito, non solo le signore rischiano di vedere la propria faccia trasformata in una cascata di rughe. Ma molto probabilmente anche lo stesso Putin, che avrebbe addirittura abusato, come direbbe il gonfiore dei suoi lineamenti che molti hanno notato negli ultimi giorni.
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Una casta che non ha avuto nessun timore di rischiare la faccia per una aggressione militare, ora rischia di perderla definitivamente per carenza di Botox.