Codice della strada: ecco l’infrazione che può costarti cara | se la commetti due volte sei “a piedi”

Il codice della strada non perdona. Alcune infrazioni possono avere conseguenze gravissime e addirittura costringerlo a rinunciare alla macchina per lungo, lunghissimo tempo. O addirittura per sempre. 

Il codice della strada non è uno scherzo, non è un consiglio o un suggerimento. Violarlo costa sempre caro ed è spesso pericoloso.

Il codice della strada non scherza | Web Source
Il codice della strada non scherza | Web Source

Ma in alcuni casi le conseguenze per l’automobilista possono essere addirittura fatali e costringerlo a diventare un non-automobilista. Addio auto, e non per poco. Ecco l’infrazione che assolutamente non perdona.

Si tratta della violazione del semaforo. Una infrazione purtroppo comunissima. Chi non cerca ogni tanto di rubare qualche secondo al giallo o al rosso? Molto meglio evitarlo. Primo, per evitare incidenti gravissimi, ma anche per evitare conseguenze non meno gravi sulla nostra patente.

Mai farlo due volte

Severo sempre, implacabile con chi non si ferma al rosso. Così è il Codice della strada che prevede oltre a una grossa contravvenzione anche la sospensione della patente fino a 3 mesi.

Meglio fermarsi col rosso | Web Source
Meglio fermarsi col rosso | Web Source

Chi guida, oltre a concentrarsi sulla guida, deve concentrarsi anche su questo. Un secondo rubato vale mesi e mesi di stop? A volte riflettere prima aiuta a non piangere sul latte versato, dopo. E questo specialmente se la violazione dovesse poi portare a un incidente, che in questi casi può essere anche mortale. 

L’ordine agli incroci è la prima condizione di sicurezza della circolazione e chi ha compilato il codice ha voluto evidenziarlo fortemente, scrivendo l’articolo 142, uno di quelli che prevedono anche le sanzioni pecuniarie più salate in caso di recidiva.

Basti pensare che la ripetizione della violazione dell’obbligo di stop costa una multa di 655 euro e la sospensione di tre mesi della patente.

Oggi la violazione è registrata sempre più automaticamente, con un dispositivo a fotocellula che scatta due foto. Una quando il veicolo passa la linea d’arresto e una quando il veicolo entra nell’incrocio. Che è la foto decisiva per la sanzione, come illustrato dalla Corte di Cassazione.

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Il semplice passaggio della linea di arresto è contestabile come “fermata in ritardo” ma procedere ulteriormente porterà inevitabilmente il trasgressore a vedersela con la implacabile severità del Codice. Fermarsi al rosso, insomma, conviene.

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