I proprietari di un cane sentono maggiormente la mancanza del loro animale domestico rispetto a un famigliare, che sia il partner o addirittura i figli.
I cani non sono a caso il miglior amico dell’uomo. La loro compagnia riempie le giornate. Infondono allegrie, buon umore. Sanno essere discreti e restano al fianco del padrone senza pretese. Il loro segreto risiede nel loro cuore, nella loro lealtà, nella loro capacità di essere sempre loro stessi, rispettando la loro natura. Niente maschere.
Un compagno a 4zampe insegna ad apprezzare ogni momento, aiutando a trascendere una realtà spesso menzognera. La difficoltà nella relazione tra essere umani risiede nella capacità di inganno del linguaggio. A differenza degli animali, l’uomo sa mentire.
Forse è per questo che numerose persone preferiscono il silenzio della compagnia di un cane al frastuono delle parole.
Non è un caso che -rispondendo ad un sondaggio- ben il 40% dei proprietari, tornando alla vita lavorativa, post pandemia, abbia sentito maggiormente la mancanza del fedele compagno a 4zampe rispetto a quella del partner o dei figli. E’ quanto rivelano i risultati del sondaggio condotto dalla rivista online Wag! in vista della Giornata nazionale del Cucciolo che, negli Stati Uniti, si tiene il 23 marzo.
In aumento ansia da separazione dal cane
Il ritorno in ufficio dopo la pandemia è stato traumatico per molte persone. Soprattutto per chi ha un animale domestico.
La pandemia ha contribuito ad avvicinare le persone agli animali. Ai tempi del coronavirus sono aumentate le adozioni. Molte persone hanno così scoperto quanto possa cambiare la vita con un compagno a 4zampe al fianco. Cambia a tal punto che quando ci si allontana da casa, si senta più la mancanza dell’animale che di un famigliare.
Come riporta un articolo pubblicato sulla rivista People, la post pandemia ha fatto emergere un nuovo fenomeno piuttosto particolare. Sarebbe infatti in aumento la cosiddetta “ansia da separazione” dall’animale domestico. Secondo le risposte date dai proprietari dei cani, ben il 55% degli intervistati ha confessato di essere stato travolto dall’ansia di separarsi dal proprio cane, tornando a lavorare in ufficio. Il 76% ha spiegato che quest’ansia era soprattutto provocata dal pensiero di chi si sarebbe preso cura del cane durante l’assenza.
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