Un giovane narvalo, rimasto orfano, è stato adottato da un branco di balene beluga. Ora viaggia con loro lungo il fiume San Lorenzo in Canada.
Una simpatica combriccola di balene beluga avvistata lungo il fiume San Lorenzo nel Quebec viaggia assieme a un delfino narvalo. Un raro evento ma non unico che è stato documentato da un gruppo di ricercatori.
Dal 2016, i biologi marini del Gruppo per la ricerca e l’educazione sui mammiferi marini (GREMM) stanno monitorando un branco di balene beluga. Durante questa attività di osservazione è stato avvistato un cucciolo di narvalo che nuotava assieme al branco.
La scena è stata ripresa con un del drone che ha documentato come il piccolo narvalo sia stato adottato dal branco.
“Ci sono molte interazioni sociali tra il narvalo e gli altri esemplari del branco. Ormai è un membro dell’equipaggio; lui è uno degli amici all’interno del gruppo”. Commenta Robert Michaud, presidente e direttore scientifico del GREMM.
Secondo i ricercatori, il branco di maschi di beluga sono entrati in maturità sessuali e per loro è arrivato il momento della riproduzione. Per i biologi è affascinante approcciarsi al branco tanto più nel vedere come il narvalo essendosi integrato sarà in grado di riprodursi.
Animali ibridi
In natura, sottolineano i ricercatori, sono piuttosto frequenti accoppiamenti ibridi. E’ capitato in passato, l’ibridazione tra un beluga e un narvala dal quale fu generato un “narluga”.
L’esemplare era privo del lungo corno del narvalo ma in possesso delle caratteristiche di entrambi le specie.
“Era un ibrido di prima generazione, il che significa che i genitori erano un beluga e un narvalo. In particolare una mamma narvalo e un papà beluga”, ricorda Paul Szpak della Trent University Ontario nel 2019.
Leggi anche >>> Siete amanti del mare? Ecco le più belle foto “sottomarine” del 2022
Il giovane narvalo di San Lorenzo, secondo i biologi, ha ancora molto da imparare se si vuole assicurare una femmina di beluga. Molte vocalizzazioni comuni alle balene sono infatti ignote alla specie narvalo.
Tuttavia, sottolinea scherzosamente Michaud, al momento non si sa se “il narvalo sappia di essere un narvalo o pensi piuttosto di essere un beluga”.
