Nonostante sia una delle banche italiane con più sedi all’estero al momento si trova in una situazione decisamente precaria.
Con sede a Milano ed un vasto sistema di reti sparse per il mondo, è una delle banche italiane più presenti all’estero.
Attiva dalla fine degli anni Novanta, si è ritrovata ad affrontare la tremenda crisi del 2008, assistendo ad un crollo delle sue azioni. Oggi la situazione continua ad essere critica e la banca sembrerebbe vicina al fallimento.
Stiamo parlando di UniCredit. La formazione del gruppo bancario ha avuto inizio nel 1998. All’epoca, in seguito alla fusione dei gruppi Credito italiano e Unicredito è nato Unicredito Italiano. All’inizio del Duemila, Unicredito Italiano è stato sostituito dal marchio UniCredit.
UniCredit, quale sarà il destino della banca?
UniCredit, in Italia, è riuscita ad inglobare diversi istituti di credito di dimensioni minori. All’estero è attiva in 18 diversi paesi con uffici e filiali sparse per il mondo.
È presente in Austria, Germania e in diversi stati dell’Europa centro-orientale (tra cui Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovenia e Russia). La sua presenza all’estero è assai significativa e influente. Tanto che le quote di mercato in Italia equivalgono solamente all’11,1%.
La banca ha sofferto gli effetti della crisi del 2008. Le sua azioni hanno subito un duro crollo, corrispondente a circa un terzo del loro valore. L’amministratore delegato dell’epoca, Alessandro Profumo, ha optato per un aumento del capitale, in modo da rafforzarne la liquidità.
Nel corso degli anni, la banca ha avuto ulteriori aumenti di capitale. A questi si sono aggiunti diversi aiuti provenienti dall’esterno e svariati cambiamenti al vertice dell’Istituto.
La guerra tra Russia e Ucraina non sta avendo certamente degli effetti positivi. Il conflitto ha colpito l’economia e le borse mondiali con conseguenze disastrose. Nelle scorse settimane, le quotazioni di UniCredit si sono rivelate preoccupanti.
Profumo ha lasciato l’Istituto nel 2010. Attualmente l’amministratore delegato è Andrea Orcel, il quale ha ottenuto la carica lo scorso anno.
Molte sono le pressioni che girano attorno alla sua figura, in particolare per quanto riguarda le strategie che dovrebbe mettere a punto per portare UniCredit ad uno sviluppo significativo.
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Al momento la banca continua ad avere una posizione decisiva in Europa, soprattutto nelle nazioni che si stanno avvicinando ad una crescita. Allo stesso tempo, UniCredit sta procedendo con l’eliminazione di alcune filiali presenti in Italia.
Le previsioni per il futuro non sono affatto rosee: secondo diverse fonti, UniCredit starebbe rischiando il fallimento. L’attuale situazione di crisi non sarà sicuramente d’aiuto.