Molti amano riempire i propri testi di emoticon. Ma non è una buona idea. Una ricerca dimostra tutti i danni che può procurare essere etichettato come “faccinaro”. O faccinara…
In un mondo sempre più digitalizzato e velocizzato che si basa sullo scambio di email, messaggistica istantanea e video conferenze, l’utilizzo degli emoticon è diventato di uso comune come risposta immediata. Tuttavia, in alcuni ambienti, conviene evitarne l’utilizzo.
Secondo quanto rivela uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv, le faccine indicano scarsa autorità.
Gli studiosi si sono interrogati sulle ripercussioni e gli effetti degli emoticon da un punto di vista sociologico. Essendo ormai diffusissimo ad ogni livello delle conversazioni, i ricercatori hanno cercato di capire come vengono percepite le risposte con le faccine.
E’ emerso che gli emoticon inseriti nelle mail o nelle chat lavorative, portano a considerare la persone che li utilizzano come meno affermate e poco autorevoli.
Gli scienziati hanno condotto una serie di test con un centinaio di partecipanti. L’obiettivo è stato di valutare le loro reazioni di fronte a chi utilizzava emoticon o immagini gif nelle chat o email e a chi era propenso a scrivere per intero un messaggio.
In base ai risultati, i messaggi visivi vengono interpretati come troppo famigliari. Ovvero, gli emoticon sono espressione e volontà di vicinanza sociale. Questo aspetto comporta scarsa autorevolezza, soprattutto in ambito lavorativo.
“Oggi siamo tutti abituati a comunicare con le immagini e i social network lo rendono facile e divertente. I nostri risultati, tuttavia, indicano che vi è un limite nel loro utilizzo. In alcune situazioni, specialmente in un ambiente lavorativo, questa pratica può costare molto, in quanto indica una scarsa autorevolezza”. Commentano i ricercatori che consigliano di essere più cauti nello scambiare emoticon o gif.
Secondo i ricercatori, le persone che sono meno autorevoli tendono a ricercare la vicinanza/appoggio sociale a differenza di chi ha potere.
L’utilizzo degli emoticon non solo appare come un modo per ricercare l’appoggio “emotivo”. Queste immagini che si sono sostituite alle parole danno la sensazione che chi scrive non sia padrone della propria lingua.
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Non a caso, in base a diversi studi condotti in tutto il mondo, nell’era della messaggistica istantanea, sono sempre più diffusi gli errori grammaticali e di ortografia. E’ come se le persone siano diventati incapaci non solo di scrivere ma di esprimere o scrivere un pensiero.
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