Laura Chiatti irriconoscibile: viene massacrata sui social | Ecco come reagisce al body shaming

Laura Chiatti è stata recentemente oggetto di feroci attacchi sui social per il suo nuovo fisico. Si tratta di body shaming, un’espressione anglofona con la quale si definisce la discriminazione basata sul fisico.

La discriminazione ha diverse sfaccettature. Colore della pelle, sesso, età, identità sessuale, nazionalità: ogni aspetto di una persona che non rientra nei canoni della società può essere oggetto di derisione. L’aspetto fisico è quello che negli ultimi anni è stato il più colpito. Complice, la società d’immagine basata sul fisico e le tendenze estetiche. Il drastico dimagrimento di Laura Chiatti ha reso la giovane attrice vulnerabile e vittima di attacchi e critiche sui social riguardo al suo aspetto fisico.

Laura Chiatti ha subito un terribile attacco bullistico sui social | Web Source
Laura Chiatti ha subito un terribile attacco bullistico sui social | Web Source

Il body shaming ovvero la “vergogna del proprio corpo” è un termine che racchiude diverse sfumature. Si tratta di critiche che vengono rivolte a una persona per il suo aspetto fisico ed estetico. Un fenomeno che ha preso piede anche grazie ai social attraverso i quali le persone sono maggiormente esposte.

Esistono varie forme di critiche che colpiscono indistintamente uomini e donne: lo skinny shaming o thin shaming, che colpisce le persone magre così come lo skinny privilege (il privilegio di essere magri), il fat shaming, rivolto alle persone in sovrappeso passando per il dad bod, il fisico da “papà” con la pancetta e più corpulento, ma anche l’aspetto da soft guy ovvero quando il fisico di un ragazzo appare delicato e magro.

Molte celebrità sono state vittime di questi attacchi. Tra queste, Laura Chiatti, Elena Santarelli ma anche Elodie hanno subito commenti discriminatori “skinny shaming”, così come la stessa Arisa, invece per le sue forme.

E’ evidente che questo fenomeno sia in realtà un comportamento riconducibile al bullismo. Vessazioni, offese e azioni simili allo stalkeraggio, che vengono compiute in modo ripetitivo nei riguardi di una persona.

L’ossessione con la quale vengono sollevate queste critiche è enfatizzata dal disagio che vivono numerose persone che esprimono un loro personale e intimo malessere. Gelosia o invidia sono alcuni sentimenti che spingono determinati individui ad attaccare e sferzare critiche sull’aspetto fisico, senza rispettare la persona offesa.

Ogni individuo è libero di decidere cosa sia meglio per il proprio corpo. Inoltre, spesso sia l’eccessiva magrezza che il sovrappeso in alcuni casi potrebbero celare dei disturbi alimentari quali anoressia o bulimia.

Chiatti vittima di body shaming

Laura Chiatti ha recentemente dichiarato di essere stata vittima di body shaming sui social.

Laura Chiatti reagisce quoidianamente agli attacchi | Instagram
Laura Chiatti reagisce quoidianamente agli attacchi | Instagram

“Mi trovano troppo magra, non capisco perché quando una donna decide di migliorarsi debba essere massacrata. Ho perso peso, ma sto bene, ho perso quel peso in più”. Ha dichiarato l’attrice.

Chiatti ha poi spiegato che questo dimagrimento deriva da un cambio alimentazione dovuto da una serie di intolleranze alimentari che l’hanno portata a cambiare dieta.

“Io sto bene, sono in salute, sono seguita da una nutrizionista perché ho scoperto di alcune allergie. Quello che mi dispiace è quando invece dicono che abbia problemi di salute, perché l’anoressia non è un gioco, è una malattia molto grave”.

L’attrice ha risposto in questo modo agli attacchi, accendendo i riflettori sulla gravità di certe critiche e la superficialità di chi esprime determinati giudizi senza essere consapevoli delle ripercussioni che potrebbero comportare.

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“Accetto i giudizi, ma quando si sfocia nella ferocia e si parla di malattia, questo mi disturba. Mi fa arrabbiare che si parli di una malattia così grave. Se non hai le spalle larghe può condizionarti e mi dispiace. Grazie a Dio non mi appartiene ma penso a chi ci soffre e bisognerebbe avere rispetto e dare il giusto peso alle parole”.

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