Andrea Cavalot è uno dei pochi chirurghi in grado di eseguire questa tipologia di interventi in Europa. Ricercatissimo, lavora a Torino.
Il processo di transizione non è affatto semplice. Oltre agli interventi fisici, comprende un percorso psicologico e si collega ad un iter legale e burocratico per cambiare i propri dati anagrafici e documenti.
Il chirurgo Andrea Cavalot, attivo nell’ospedale Santa Croce di Moncalieri a Torino, da anni aiuta le persone trans a sentirsi maggiormente a proprio agio. Gli interventi che esegue sono molto rari in Europa. Al momento sono solo 5 i medici in grado di effettuare tale operazione.
Il chirurgo ricercatissimo in Italia e all’estero
Il dottor Andrea Cavalot, 61 anni, dal 2006 pratica delle operazioni per modificare le corde vocali delle persone trans. L’ospedale di Moncalieri è uno dei pochi in cui vengono eseguiti questi interventi in Italia e in Europa.
Per questo motivo, il chirurgo è molto ricercato. Il 90% dei suoi pazienti proviene da fuori Piemonte. Arrivano da ogni parte dell’Italia e uno su cinque da altre parti dell’Europa. L’operazione eseguita dal dottor Cavalot è stata ideata in Giappone ma lui ha rielaborato il metodo.
“Io ho perfezionato una tecnica meno invasiva, anche reversibile: chi cambia idea può sempre tornare indietro” ha spiegato. L’intervento originale, infatti, lasciava delle cicatrice evidenti sulla gola delle pazienti.
Il dottore ha ormai raggiunto una certa notorietà nel campo, attirando l’attenzione di alcuni colleghi thailandesi. Questi sono interessati ad apprendere la sua tecnica prima sconosciuta.
I chirurghi thailandesi sono rimasti stupidi dopo aver conosciuto delle persone italiane intenzionate a cambiare sesso. Queste ultime, però, avevano già una voce femminile. Così hanno contattato via mail il dottor Cavalot.
Da quel momento si vedono almeno una volta all’anno: il chirurgo vola a Bangkok, la capitale degli interventi di transizione, dove incontra i colleghi asiatici.
L’operazione alle corde vocali
“Potrei paragonarmi ad un accordatore di chitarra” ha dichiarato il chirurgo ironicamente. L’operazione che esegue si chiama tiroplastica di quarto tipo. In questo modo, il dottore riesce a “dare” una voce femminile alle persone nate biologicamente uomini.
Nel caso opposto, per le persone nate biologicamente donne che desiderano cambiare sesso, è possibile ricorrere alle cure ormonali d testosterone per modificare la voce.
Gli interventi del chirurgo sono molto importanti e richiesti dai pazienti che vogliono sentirsi a proprio agio con la loro transizione, evitando l’imbarazzo legato ai pregiudizi della società. “Molte mi dicono che è addirittura più importante del cambio di sesso o di vedere il nome modificato sui documenti” ha affermato il dottor Cavalot.
L’operazione ha una durata di mezz’ora, nella quale la corda vocale viene modifica. Viene resa più esile e tesa in modo da ottenere una frequenza più alta. Così si passa dai 90 hertz medi di una voce maschile ai 180/200 hertz di una voce femminile.
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Il sonogramma è un esame al quale si ricorre per verificare gli esiti dell’intervento. Con il test, fatto tramite computer, la voce della paziente viene analizzata e vengono registrate le frequenze hertz in modo da poter effettuare un confronto tra la voce prima dell’operazione e quella post intervento.
“Dopo l’operazione bisogna osservare una settimana di silenzio assoluto. Le prime parole le pronunciano nel mio studio e l’emozione è sempre fortissima” ha spiegato il chirurgo, che con i suoi interventi riesce a soddisfare i desideri delle pazienti.