Il grande tennista svizzero ha deciso di mettere all’asta tutti i suoi cimeli sportivi. Sarà la più grande asta di questo genere mai vista. Ma perché ha deciso di fare questo passo?
Roger Federer è uno dei più grandi tennisti che abbiamo mai calcato i campi. Svizzero, nato nel 1981, ha l’incredibile primato di essere stato numero uno nella classifica mondiale per ben 237 settimane consecutive.
La quantità di trofei e ricordi sportivi che è riuscito ad accumulare è impressionante, basti pensare che ha vinto ben 103 trofei ATP. Il secondo di tutti i tempi, dopo il grande Jimmy Connors.
Il gioello della corona di Federer sono i cinque Grandi Slam, otto vittorie a Wimbledon (nessuno è mai riuscito a fare tanto) e ben sei titoli mondiali.
Le sue vittorie sono ancora più notevoli se si pensa che il grande svizzero è riuscito a dominare il tennis mondiale in un’era in cui accanto a lui c’erano campioni come Rafael Nadal e Novak Djokovic. Erano i Big Three. Ma Federer è stato il più grande di tutti, indubbiamente.
I successi di Novak e di Nadal hanno chiuso il suo dominio su tutti i terreni ma Federer ha continuato a vincere fino a diventare il più vecchio numero 1 ATP mai esistito nel 2018, quando aveva 36 anni.
Con tutto questo incredibile volume di vittorie, Federer ha accumulato una quantità di coppe, medaglie e ricordi che nessun altro tennista al mondo potrebbe mai pensare di eguagliare.
Tutto questo, magliette, racchette, scarpe è un vero e proprio tesoro ed è stato costruito in con l’aiuto di sua moglie, instancabile collezionista di tutto ciò che indossava il grande Roger partita dopo partita.
Ma perché Roger Federer ha deciso di liberarsi di questa favolosa raccolta di ricordi? Tutto il megalotto andrà all’asta da Christie’s e le stime del ritorno sono di oltre un milione di euro. Una cifra spaventosa, ma che potrà invece diventare una speranza per tanti bambini, dal Sudafrica alla Svizzera.
Federer li destinerà infatti alla Roger Federer foundation, per sostenere progetti educativi.
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A questo è dedicata la sua fondazione. L’organizzazione caritatevole a cui il grande tennista ha deciso di dare il suo stesso nome. Se per tutta la carriera i suoi avversari hanno tenuto in mano una racchetta, adesso si chiamano analfabetismo, ritardo scolastico, emarginazione.
Il più grande campione che i campi da tennis abbiano visto per decenni è un campione anche nella vita.
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