Cani, gatti e molte altre specie di animali sono i protagonisti incontestati della rete. Meme, foto e video sono i più cliccati e visualizzati sui social.
“Non tutto quel che è oro brilla”. Il fenomeno degli animali in rete, una vera e propria “pet mania” che ha conquistato tutti. Numerose indagini e sondaggi hanno portato alla luce una tendenza che ha spopolato negli ultimi anni. I video con gli animali e nello specifico i gatti detengono il record delle visualizzazioni su youtube. Alcune ricerche hanno addirittura dimostrato che i video con gli animali contribuiscono a ridurre lo stress.
Un filone che trascina gli appassionati ma anche gli interessi promozionali e pubblicitari. Che sia Facebook, Instagram e recentemente Tik Tok, le pagine dedicate al regno degli animali si sono quintuplicate. Tra appelli per adozioni e ricerca animali smarriti, pagine dedicate alle razze e agli allevamenti, scambio farmaci per animali, si è scatenata la mania del protagonismo.
Gli utenti di tutto il mondo si sono cimentati nella condivisione di filmati e fotografie, challenge, sfide ed emulazioni, nella speranza di una virilizzazione del loro video o della loro storia. Il desiderio di notorietà sostenuto da un ricavo economico fa gola a molti.
Cosa significa tutto ciò?
Animali virali: vittime delle tendenze
Scorrendo i video di animali, tra compilation e singoli filmati, spuntano alcuni paradossi. Molte immagini sono commoventi. Spezzoni di storie di cani salvati, riscattati, esemplari in attesa dei padroni che tornano a casa dopo mesi di assenza. Vedere la gioia o la goffaggine dei cuccioli è sicuramente piacevole, divertente e infonde buon umore. A questi, si aggiungono filmati che trasmettono insegnamenti importanti di amorevolezza e rispetto nei riguardi dei nostri amici a quattro zampe.
Al contrario, altri video appaiono forzati e risuonano stonati. E’ possibile infatti trovare cani mascherati con costumi da carnevale, cuccioli esposti a pericoli oppure costretti a fare determinati esercizi innaturali dietro comandi per mostrare tutta la loro bravura e obbedienza.
Quello che impazza sono sicuramente 4zampe di taglia piccola. Barboncini, Pomeriana o Chihuahua, razze di moda come molossoidi, labrador o golden retriever. Esemplari mostrati in contesti idilliaci e cani potenti in imprese straordinarie con i quali diffondere il desiderio di acquistarli. I cuccioli vengono stimolati per ottenere delle loro reazioni per intenerire il pubblico.
Il secondo piano della narrazione
Cosa possiamo notare nel secondo piano della narrazione, ovvero dietro a queste scene divertenti? Spesso i filmati tradiscono la realtà in cui vivono i nostri compagni a 4zampe.
Alcuni dettagli sono raccapriccianti:
- in secondo piano possiamo notare ad esempio le gabbie dove vengono chiusi i cani che vivono in appartamento. Forse per farli dormire di notte o per isolarli quando ci sono degli ospiti;
- cuccioli esposti in saloni o fiere per essere venduti, cucciolate tenere che sono poi proposte in vendita;
- cani nei canili di addestramento per la sicurezza nei paesi asiatici o esemplari aizzati per mostrare la loro potenza e aggressività;
- eccessiva umanizzazione dell’animale;
- specie selvatiche il cui commercio e la detenzione sono vietatissime in molti paesi.
L’elenco potrebbe continuare all’infinito. Per questo è necessario sviluppare uno sguardo critico e osservare ìi filmati in modo da elaborare una cernita, evitando in questo modo di alimentare maltrattamenti o il traffico dei cuccioli in rete, mascherato.
Fortunatamente, non tutti i video sono pericolosi. Nella maggior parte dei casi, i video ci donano un mondo pieno di magia di un quotidiano a misura di 4zampe. Storie di affetto, di simpatia con alla base il rispetto per l’animale.
Leggi anche>>>Animali in pericolo: dal traffico dei cuccioli all’orrore dei social, una piaga che sta dilagando in occidente