La decisione coglie tutti di sorpresa e cambierà la vita di milioni di cittadini. Un ritorno alla normalità tanto inatteso quanto necessario.
È il momento della grande riapertura, in Europa e non solo. Il ritorno alla normalità che tanti cittadini attendevano da due anni è finalmente realtà.
Alla storica decisione hanno contribuito i numeri della pandemia che. Dopo il picco di Omicron, raggiunto alla fine del 2021 e lungo tutto il mese di gennaio, tutti i dati sono sono in discesa ed è finalmente possibile pensare che il lungo inverno del Covid sia finalmente alla fine.
Il vento della normalità ricomincia a soffiare
Era già successo in Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna e Svezia. Ma oggi la fine delle restrizioni oltrepassa anche i confini delle nazioni che hanno fatto da avanguardia.
Nuovi paese si sono già uniti alla prima ondata, che stavolta non è virale ma di riaperture. Anche Svizzera, Israele e Austria hanno deciso di mettere la parola fine alle misure antiCovid.
Il Consiglio Federale elvetico ha deciso: i luoghi pubblici saranno di nuovo aperti e anche manifestazioni che fino a ieri venivano etichettate “assembramenti”, come i concerti e le manifestazioni, saranno accessibili a tutti senza mascherina e soprattutto senza Green Pass.
Il presidente della Confedarazione Ignazio Cassis vede la luce: “l’evoluzione della pandemia è favorevole e ci è possibile muovere un passo decisivo e importante verso la normalità”.
Occorrerà trovare un nuovo equilibrio, imparare a convivere con un virus che non è scomparso, che richiede solidarietà e capacità di adattamento. Ma anche la capacità di tornare a vivere in modo normale. Ci sono ancora che hanno bisogno di essere protette e qualche ultima misura resterà in vigore in questo periodo, come ad esempio la mascherina sui trasporti pubblici. Ma il peggio ormai è ampiamente alle spalle.
Anche l’Austria allenta le maglie, tornando al GreenPass “base” (il tampone negativo tornerà ad essere equiparato alla vaccinazione e alla guarigione, per quanto riguarda la libertà di muoversi). Israele, nel frattempo, restringe le restrizioni e potrebbe (ma non è ancora certo) abolire del tutto il GreenPass a partire dal 1 marzo.
Italia ancora ferma
Tutto si muove, non altrettanto sembra succedere in Italia, nonostante la volontà annunciata dal Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, di voler presto riaprire tutto.
Molto probabilmente lo stato di emergenza non verrà prorogato oltre il primo marzo. Ma mentre mezzo mondo riapre, in Italia le restrizioni restano ancora tutte, a cominciare dal GreenPass “rafforzato”, che impedisce ai non vaccinati quasi qualunque attività, tranne la spesa al supermarket e in farmacia.
Le ricadute economiche sono pesanti. E l’attesa per un ritorno alla quasi-normalità si fa ogni giorno più intensa.