Diamante nero da oltre un etto battuto all’asta per una cifra record | La provenienza è extraterrestre

Il diamante nero dal peso di 555,55 carati è stato battuto all’asta a 4,3 milioni di dollari. La sua provenienza resta un’enigma.

Il gigante e raro diamante nero, dal peso di 111 grammi venne esposto a Shanghai nel 2010 ed è stato ammirato da oltre 70milioni di persone. La sua rarità lo ha reso un vero e proprio tesoro dal valore di 4,3 milioni di dollari all’asta da Sotheby’s nel febbraio 2022.

Un minerale affascinante dal colore naturale nero soprannominato “The Enigma Diamond”, che supera le dimensioni di altri diamanti di misure notevoli rivenuti in Africa con una media di 530 carati. Sono stati necessari ben tre anni per realizzare le sue 55 sfaccettature. Un vero e proprio lavoro da certosino, svolto dalle maestranze più specializzate messe alla prova dalla durezza del minerale.

La sua consistenza e il suo colore restano un mistero. Per diversi anni, prima dell’asta, gli esperti e scienziati di tutto il mondo hanno cercato di risolvere l’enigma della sua origine. Tra le ipotesi, quella che provenga da un meteorite oppure che il suo colore derivi da una colata lavica.

Secondo le ipotesi più accreditate sull’origine di questi diamanti neri quella che si siano formati 3-4 miliardi di anni fa. Questi diamanti sono presenti solo in Brasile o in Centro Africa.

Le origini extraterrestri del diamante nero

I diamanti detti “carbonados” hanno incorporato una collezione unica di altri minerali. I ricercatori hanno individuato in questi diamanti neri, un minerale chiamato nitruro di titanio od “osbornite”, che non si trova in nessun altro diamante ma che si trova comunemente nei meteoriti.

Nessun diamante nero ha meno di 500 milioni di anni.  Come sostiene Stephen Haggerty , geologo ed esperto di diamanti, nella scheda descrittiva della Casa d’asta Sotheby’s, “nuove osservazioni mostrano che le stelle nane bianche possono avere nuclei di diamante così come gli esopianeti sarebbero ricchi di carbonio e contenere pertanto delle superfici contenenti diamanti”.

Inoltre, aggiunge l’esperto “nuovi esperimenti con onde d’urto sul metano suggeriscono che il diamante potrebbe essere presente in grandi pianeti gassosi come Saturno, Urano e Nettuno, dove il diamante nel nucleo è solido, e in Giove dove potrebbe essere presente diamante liquido”.

La domanda che si pongono gli esperti è se questi diamanti “carbonados siano fossili dei primissimi organismi che si sono formati sulla Terra?”.

Una rarità e un mistero al quale nessuno ad oggi ha ancora fornito una risposta.

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