Sono passati 21 anni dal delitto di Novi Ligure: uno dei casi che più ha attirato l’attenzione mediatica in Italia.
Il delitto di Novi Ligure, città in provincia di Alessandria, è tra i casi che più hanno sconvolto il Paese. Sono passati ormai 21 anni dalla tragedia avvenuta nel 2001.
I due colpevoli, Erika De Nardo e Mauro Favaro (detto Omar), all’epoca erano due fidanzati adolescenti, di rispettivamente 16 e 17 anni. Mentre Omar sembrerebbe essere sparito dalla circolazione, Erika è ancora in Italia e si è rifatta una vita.
Il delitto di Novi Ligure
Era il 21 febbraio del 2001 quando Erika ed Omar hanno brutalmente ucciso Susanna Cassini (soprannominata Susy) e Gianluca De Nardo, ossia la madre ed il fratello minore di Erika. Susanna aveva 41 anni e lavorava come contabile, mentre il piccolo Gianluca – appena tornato da una partita di basket – ne aveva solamente 11.
I due fidanzati hanno ucciso premeditatamente i famigliari di Erika utilizzando un coltello da cucina. Con il volume dello stereo al massimo per non far sentire le urla disperate, Erika e Omar hanno tolto la vita a Susy con 40 coltellate. Gianluca, invece, è stato ritrovato con 57 coltellate nella vasca da bagno.
Secondo l’accusa, la coppia era intenzionata ad uccidere anche Francesco De Nardo, padre della giovane. Francesco, ingegnare e dirigente dell’azienda dolciaria Pernigotti, in quel momento era andato a giocare a calcetto e non era in casa.
La coppia di assassini si è fermata perché Omar, dopo i due omicidi, si era stancato e ferito ad una mano e perciò aveva deciso di andare via. Un caso sconvolgente e senza nessun movente apparente, se non la voglia di libertà dei due giovani, che per diversi anni è stato analizzato e trattato.
Cosa fa Erika De Nardo oggi
Oggi Erika De Nardo ha 37 anni. Non è partita per il Madagascar, come affermato da alcune voci, ma continua a vivere tra la Lombardia ed il Veneto. Non sono molte le notizie che abbiamo sul suo conto: nessuna intervista recente, niente social network.
Sappiamo che, nel corso degli anni, si è impegnata per potersi costruire una nuova vita. Attualmente lavora in un’azienda vinicola sul lago di Garda ed è riuscita a trovare l’amore.
Nonostante la tragedia, Erika ha potuto contare sempre sul padre, che le è rimasto accanto. Ha scontato la sua pena trascorrendo dieci anni in carcere, nel corso dei quali si è laureata in Filosofia.
Nel frattempo, tutto il Paese parlava della sua storia. Le persone che la circondano ora sono consapevoli del suo passato, vista la notorietà raggiunta dal caso, ma nessuno le fa domande al riguardo.
Scarcerata il 5 dicembre del 2011, ha incontrato il suo attuale compagno – un musicista di 47 anni – per la prima volta all’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere. All’epoca, lui era un volontario e tra i due è nato l’amore.
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La loro relazione, agli inizi, ha incontrato alcuni ostali. In particolare la famiglia del compagno non era assolutamente d’accordo. Col passare del tempo, però, Erika ha mostrato di essere intenzionata a dare una svolta alla sua vita. “Erika si è fatta ben volere. Devo dire la verità: lei qui si è sempre comportata in maniera esemplare, educata, gentile con tutti” ha affermato una vicina di casa.