“Sei un carciofo” normalmente non è un complimento. E invece, i carciofi andrebbero ringraziati per le loro straordinarie proprietà salutari, indispensabili al nostro corpo.
Molti ricorderanno una famosa pubblicità nella quale l’indimenticato Ernesto Calindri, seduto con i suoi amici a un tavolino di bar immerso nel mezzo del caos del traffico cittadino, vantava le qualità di una famosa bevanda al carciofo. “Contro il logorio della vita moderna”, diceva.
La pubblicità, si sa, va sempre presa con le molle. Non è una fonte di informazione indipendente. Il suo scopo non è informare, ma convincere. Eppure, la pubblicità migliore è quella che si basa su solidi dati di fatto, quella che presenta in modo affascinante una verità che toccheremo poi con mano. E sicuramente in questo caso, le virtù salutari del carciofo erano un solidissimo dato di fatto.
Certo, forse è meglio apprezzare i carciofi in insalata, o in altre gustose ma analcooliche preparazioni, invece che in bottiglia. Ma questo è un dettaglio trascurabile nella gloriosa storia di Carosello.
Molti pensano che il carciofo sia un alimento fibroso e poco nutriente. Ma non potrebbe esserci nulla di più falso. Prima di tutto sono proprio le fibre del carciofo a renderlo immediatamente prezioso per il corpo, e specialmente per la mobilità dell’intestino. Spesso impigrito, appunto, dalla vita moderna. Ma le fibre sono utili anche per moderare colesterolo e glicemia, altri disagi comuni nel nostro tempo.
Per quanto riguarda le vitamine, notevole è il contenuto di B3, che favorisce la circolazione sanguigna. Oltre un mg per etto.
In fatto di antiossidanti, di cui sono note le proprietà ringiovanenti e antitumorali, il carciofo è un vero campione, con oltre 500mg per etto di antiossidanti particolarmente efficaci come la luteina e la zeaxantina.
Un altro effetto fortemente benefico del carciofo viene da dove meno ce lo si aspetterebbe: il sapore amaro. Proprio questo “shock” gustativo, che magari ci ha sconvolti da bambini, stimola il fegato e la cistifellea. Migliora quindi digestione e assimilazione. Inoltre, il sapore amaro del carciofo viene da un interessantissimo polifenolo, la cinarina. Una molecola preziosa, che tra tutte è la principale responsabile delle virtù benefiche del nostro spinoso amico naturale.
Vanno scelti prima di tutto carciofi freschi e compatti, con le foglie esterne ben chiuse. Fibrosi sì, ma non legnosi. Anche il gambo, ben ripulito, può essere gustoso. Sicuramente contiene le più alte concentrazioni di nutrienti benefici.
Seguite queste semplici regole, l’unico limite è la fantasia. Fritti, certamente. Alla giudia o impanati a spicchi, come si usa più a nord. Oppure crudi, tagliati sottili con con scaglie di parmigiano. Ancora in insalata, con olio e limone. Ripieni di carne, pangrattato, capperi e olive. Oppure in un classico della cucina primaverile: nel risotto.
Già, la primavera. La stagione ideale per gustare carciofi freschi e gustosi. I primi stanno già arrivando. Divertiamoci ad affrontare la vita moderna mangiando bene. Anche la gioia di un piatto fresco e inaspettato può fare molto per rimetterci il sorriso sulla faccia.
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