Gianluca Grignani arrestato, la confessione del cantante: “ho fatto un errore tremendo”

Una notte drammatica quella di Gianluca Grignani, il poeta maledetto della musica italiana. Ecco quello che è successo davvero e le dichiarazioni dell’artista che spiegano l’incidente.

Quando il telefono nella stazione dei Carabinieri suona, dall’altro capo del filo c’è una voce terrorizzata. Secondo alcuni la moglie Francesca Dall’Olio (circostanza che gli interessati hanno in seguito assolutamente smentito), secondo altri il cugino.

Gianluca Grignani il giorno dell'arresto a Rimini | Web Source
Gianluca Grignani il giorno dell’arresto a Rimini | Web Source

E’ una voce accorata, disperata, che chiede l’intervento delle forze dell’ordine per uscire da una situazione drammatica e pericolosa. Il cantante è in preda a un mix di sostanze stupefacenti e alcool ed è diventato impossibile tenerlo sotto controllo. 

Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine la situazione non migliora minimamente. 

Prima Grignani tenta la fuga, poi una volta bloccato prende a calci due militari, uno viene gettato giù dalle scale. 

Quando la calma si ristabilisce, insieme all’artista milanese i carabinieri prendono in custodia anche il cugino, che condivideva con lui la casa in affitto a Rimini. Per prima cosa Grignani viene portato al Pronto Soccorso: I medici lo sottopongono a flebo calmanti. Poi verso le tre di notte, l’arresto formale. È il 13 luglio del 2014, una data che segnerà una svolta nella vita e nella carriera dell’artista.

Grignani, il poeta maledetto

Grignani è nato a Milano nel 1972 e sin dai suoi primi passi è stato evidente come dietro questo ragazzo difficile, che viene da una famiglia difficile, ci fosse uno dei più grandi talenti musicali e poetici della sua generazioni.

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25 anni di carriera, di premi, di successi discografici, un disco di diamante, vari dischi di platino e d’oro. Così tanti da non poterli più contare. 5 milioni di dischi venduti e certificati.

Questi sono i numeri di una carriera con pochi uguali nel mondo della musica italiana degli ultimi decenni. 

Viene chiamato “poeta maledetto” per la sua musica e per i suoi testi. Ma forse soprattutto per la sua vita sregolata e piena di eccessi, per i numerosi incidenti durante i suoi concerti.

Grignani ha anche amato indossare la maschera di Joker, dopo aver scritto e cantato il brano omonimo nel suo disco “Campi di pocorn”. 

Con una maschera da Joker è apparso anche come ospite a Sanremo 2022, in una esibizione che ha fatto discutere, e ha -pare- molto irritato il suo compagno di palco Irama, che si è trovato totalmente oscurato dal genio e dal comportamento generoso al limite della mancanza di tatto del suo “ospite”. Più che accompagnare il giovane cantautore, Grignani se lo è mangiato, scendendo in platea e dominando la scena, in un ritorno al grande pubblico sicuramente indimenticabile ma forse non nel senso che lui, il suo compagno e la casa discografica (per non parlare di Amadeus) avrebbero voluto. 

La notte del suo arresto è rimasta sullo sfondo della carriera del cantante, che si è fatta via via più difficile. Si sa che il pubblico dei grandi show ama la trasgressione recitata, i tatuaggi, i selfie che occhieggiano agli idoli del pop che trasgressivi lo sono stati per davvero. Il pubblico della TV ama la trasgressione non trasgressiva, di plastica. Molto meno quella vera, che Grignani si è trovato in parte suo malgrado a incarnare. 

Ma come ricorda quella notte il protagonista dell’incidente? Grignani attraverso il suo ufficio legale ha sempre tenuto a smentire di avere aggredito i carabinieri, sostenendo di essere stato in preda a una forte crisi di panico, a cui ha reagito “in modo sconclusionato”.

“Un errore tremendo”

Quanto all’uso di cocaina, Grignani lo ha ammesso come un suo grave errore, un vizio in cui è caduto da ragazzo, seguendo l’esempio degli amici più grandi.

Grignani e Irama a Sanremo 2022 | Web Source
Grignani e Irama a Sanremo 2022 | Web Source

Mi è sempre piaciuto provare di tutto e l’ho fatto. L’ho fatto nelle droghe, nel cibo, negli sport estremi. Ma la cocaina, quella è stata un errore tremendo”.

Un errore da cui Grignani ha cercato con fatica di uscire, anzitutto per proteggere i suoi figli. Negli errori si cresce, anche se a volte costano molto. 

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Per Grignani questo errore è stato sicuramente costosissimo. E la sua lotta per tornare a essere il ragazzo dai capelli lunghi che tutti amavano continua, lontana dall’essere finita.

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