Lo conosciamo ed apprezziamo per i molteplici ruoli in fiction e film di successo, ma pochi conoscono la sua vera storia, il dolore che gli ha spezzato la vita: il suicidio della moglie.
Tony Sperandeo ha un volto ed una fisicità particolare, ottimo attore di quella categoria che una volta si chiamava dei caratteristi: «Caratterista vuol dire … quell’attore che riveste un carattere umano, che incarna un personaggio vivo e non una macchietta, quell’attore che abitualmente non ricopre parti di protagonista, ma che è dotato di eccezionale forza interpretativa, con o senza sottolineature tipiche.»
Con quel volto, quella voce, quel modo di parlare, è stato abbastanza scontato per Sperandeo interpretare ruoli di mafia.
Nato a Palermo nel 1953, deve lottare per non farsi travolgere da un ambiente ostile che trascinava verso la criminalità.
Comincia con il cabaret per poi lasciarsi tentare dal cinema. Per essere più vicino al luogo dove tutto succede, lascia la Sicilia per trasferirsi a Roma.
Arrivano i primi ruoli, ma in film di rilievo, come Kaos, dei Fratelli Taviani. Parteciperà, interpretando diversi personaggi, la prima fiction televisiva che affronta direttamente e crudamente, l’argomento Mafia, La piovra, che ha come protagonista Michele Placido, ma nella quale hanno recitato via via i più grandi interpreti di cinema e televisione. Al cinema è protagonista di Mery per sempre e Ragazzi fuori di Marco Risi.
È arrivato il successo e con esso anche i riconoscimenti: nel 2001 vince il David di Donatello come miglior attore non protagonista per aver interpretato Gaetano Badalamenti nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana.
Tony era sposato con Rita Barbanera, dalla quale ha avuto due figli. Rita era un’attrice teatrale nonché un’apprezzata doppiatrice. Pochi giorni dopo aver ritirato il David, con sua moglie presente in platea, la donna è tornata a Palermo e si è lanciata dal balcone. L’attore attese a lungo in aeroporto un aereo per la Sicilia. In un’intervista dell’epoca, l’attore dichiarò: «In tanti hanno detto che ero l’orgoglio dei palermitani. Vedete? Il Signore me l’ha fatta pagare. Forse ho avuto troppa fortuna»
Soffriva di una grave forma di depressione, ma forse nessuno aveva percepito la profonda gravità della situazione, non il marito che era spesso via per lavoro, ma neanche i genitori. Il padre raccontò che da qualche giorno non parlava più, se ne stava da sola, senza neanche rendersi conto della loro presenza.
A causa della tragedia ci fu un allontanamento con i figli. Il figlio undicenne, durante il funerale, si alzò ed andò via dalla chiesa.
Fortunatamente, con il tempo, Sperandeo ha ricucito i rapporti con i suoi figli e la ragazza, Priscilla, lo ha anche reso nonno. Tony, il maschio, attore anche lui, ha fatto coming out ed ha trovato nel padre non solo comprensione, ma appoggio vero e proprio.
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In una intervista a Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, parlando del figlio l’attore ha usato queste parole: “Io lo amo, è mio figlio, guarda quanto è bello. Sua madre era bella”.
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