Iginio Massari: altro che Zelig | Grasse risate su Instagram col suo “maritozzo” dell’amore

Iginio Massari, su Instagram, non solo racconta come preparare il maritozzo ma svela uno dei segreti più fitti intorno al famoso dolce della tradizione romana. L’entusiasmo dei followers.

Anni prima di essere premiato come miglior pasticciere del mondo Iginio Massari era già un marchio di fabbrica della pasticcieria e dell’ospitalità italiana. Negli anni il pasticciere ha condiviso apertamente le sue opinioni sulla pasticcieria italiana e sull’industria alimentare sia in tv che sui social.

Iginio Massari (fonte: Instagram)
Iginio Massari (fonte: Instagram)

Iginio in un’intervista ha raccontato che i suoi genitori avrebbero voluto che svolgesse la professione di medico, ma lui rivela che da bambino era attratto da una piccola panetteria del suo quartiere. Cresciuto nel dopoguerra ricorda con gioia gli odori, i cibi e le semplici felicità di casa.

La madre di Iginio infatti era un’ottima cuoca, in particolare il pasticciere ricorda il minestrone e della trippa d’inverno e il profumo delle erbe, delle frittelle e dei ravioli. A trasferire la passione della cucina è stata proprio sua madre che lo ha incantato al punto da desiderare di far suoi tutti quei gesti. Il sogno di diventare pasticciere è arrivato a 15 anni, dopo circa tre anni di esperienza in pasticcieria e ristoranti.

Secondo Massari essere pasticciere permette di concedersi alla “tentazione”, il peccato di gola. Il pasticcere si vede come un ricercatore della seduzione convinto che la felicità del corpo e dell’anima sia sempre la ricerca di una moralità superiore. “I dolci sono una sorta di abitudine introspettiva”, racconta Iginio, “alimentata dalla lentezza e pervasa dalla sensualità che appartiene alla propria intimità”.

La sua carriera è iniziata a Reconvilier, un comune della Svizzera, seguita da Boudry sul lago di Neuchâtel, con il maestro pasticciere Claude Gerberg. Nel 1971, dopo alcune intense esperienze con alcune aziende alimentari italiane, nasce il suo primo negozio dal nome “Pasticceria Veneto” a Brescia insieme a sua moglie Maria Damiani.

Negli ultimi anni, grazie al supporto dei figli Debora e Nicola ha aperto le prime filiali a Milano, Torino e alla “Galleria Iginio Massari” a Verona. Lo chef però afferma di non avere per il momento intenzione di aprire pasticcierie all’estero.

Ma come si mangia il maritozzo? Massari se la ride

Proprio sul suo ultimo post sul suo profilo Instagram da quasi un milione di follower, il pasticcere annuncia tutti i negozi in cui è possibile assaggiare le delizie ideate dal maestro. Da Brescia, Milano, Torino, Verona a Firenze. Nel video affetta un perfetto maritozzo, dolce della tradizione romana, e lo riempie con confettura e panna, poi scrive: “Il Maritozzo di San Valentino ma soprattutto la risposta alla domanda ‘Come si mangia il Maritozzo?’”.

Iginio Massari prepara il maritozzo (fonte: instagram)
Iginio Massari prepara il maritozzo (fonte: instagram)

Massari farcisce il maritozzo con confettura di melampo, una sua creazione, composta da lampone e mela, poi la mousse al cioccolato e lampone. Il maritozzo, afferma Iginio, “rappresenta l’abbondanza”. E quindi completa il piatto con una spolverata di zucchero a velo e una decorazione a forma di cuore.

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Ma da dietro le telecamere sale una domanda. Come si mangia davvero il maritozzo, dolce goloso quanto ingombrante? Massari spiega anche questo: “se volete mangiarlo è con la bocca, non so altri sistemi. Oppure con un coltello lo tagliate: metà a me e l’altra metà la mangio ancora io”. Afferma Massari, esibendo il suo enigmatico sorriso.

Nei commenti al post, i follower si scatenano. Il mistero del maritozzo, finalmente, è stato svelato.

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