Joe Biden scandalizza l’America: una Drag Queen alla guida del “nucleare” | Sam Brinton: tra fetish e perversione

Sam Brinton, la drag Queen nominata dal presidente americano Joe Biden, al Dipartimento dell’energia. La stampa conservatrice si scatena negli Stati Uniti.

Una nomina spiazzante sostenuta dall’amministrazione democratica di Joe Biden. Ad entrare nell’Ufficio per l’Energia Nucleare del Dipartimento dell’energia, nel reparto smaltimento combustibile esaurito, un giovane laureato al Mit di Boston, esperto di scorie nucleari. Quello che colpisce sono le inclinazioni sessuali alquanto triviali che Brinton è solito condividere sui social.

sam brinton
Sam Brinton

Sam Briton ha un curriculum perfetto con una doppia laurea in ingegneria nucleare e meccanica del MIT e la sua figura rispecchia i requisiti delle nuove direttive introdotte dall’amministrazione di Biden volte all’inclusione sociale, contro le discriminazioni, “Diversità, equità e inclusione (DEI)”.

La stessa politica con la quale è stata anche precedentemente nominata la dott.ssa Rachel Levine, transgender, a funzionario sanitario presso il Dipartimento della salute e dei servizi umani.

Brinton attivista LGBTQ+ era stato anche consigliere nelle precedente amministrazione Obama su questioni legate ai temi LGBTQ+ e ha collaborato con il Congresso sulla politica del nucleare.

Brinton: quando la perversione diventa normalità

Tuttavia, la sua figura sta facendo discutere la stampa conservatrice e l’opposizione a Biden.

Nonostante il background, Brinton non appare il candidato ideale per una carica ufficiale nella quale dovrà confrontarsi con alti funzionari e rappresentanti di altri paesi.

Sam Brinton
Sam Brinton

Brinton ha un aspetto eccentrico ma soprattutto tende a non nascondere la sua vita privata e intima deviata.

Si espone sui social come “addestratrice di cuccioli” ovvero, negli ambienti gay e fetish, porta al guinzaglio le persone che fingono di essere un cane.

Lo stesso Brinton ha inoltre tenuto conferenze sul tema di “Stili di vita perversi” nelle università statunitensi. Come riporta Maurizio Blondet, nel programma degli incontri, erano previste anche dimostrazioni di “bondage, gioco con la cera e circuiti del gioco elettrico”.

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Una cultura del trash, specchio di una società decadente per cui sono decaduti riferimenti, parametri e valori, trascinando gli individui in un sistema fuorviante, elevando a simbolo e normalizzando modelli palesemente deviati e personalità disturbate anche se laureate.

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