Si prende per via orale e riduce fortemente i rischi di ricovero tra chi non può o non vuole vaccinarsi. Si tratta di una vera rivoluzione. Sul New England Journal of Medicine i risultati della sperimentazione.
La pandemia è ormai da tempo soprattutto una pandemia di no vax. La campagna vaccinale ha ridotto di molto, se non il rischio del contagio, almeno il rischio del ricovero.
E, in proporzione ancora maggiore, il rischio di ricovero e di morte. Il numero delle vittime è sempre alto ma per avere un’idea del prezzo che i no vax stanno pagando alla loro scelta, basta dire che secondi i dati dell’Istituto Superiore di Sanità la probabilità di decesso tra chi non si è vaccinato è di 45 volte superiore a quello di chi ha fatto la terza dose di vaccino.
Il farmaco che salverà i no vax
Il New England Journal of Medicine ha appena pubblicato i dati di uno studio giunto in fase 3 (cioè avanzatissima) sugli effetti di un nuovo farmaco. E’ il farmaco orale molnupiravir che, se utilizzato in fase molto precoce, ha radicalmente ridotto i rischi di ospedalizzazione e morte sugli adulti non vaccinati.
Il nuovo farmaco è un antivirale di nuova generazione che agisce contro i problemi respiratori gravi causati dal Coronavirus-19. Lo studio voleva misurare l’efficacia del trattamento precoce, entro 5 giorni dai sintomi. Un aspetto molto significativo dello studio è che era diretto a non vaccinati con almeno un fattore di rischio in caso di malattia grave: ovvero i più probabili candidati alla ospedalizzazione e alla morte. La categoria che ha pagato a prezzo più caro la quarta ondata.
Lo studio è avvenuto in doppio cieco, ovvero una parte dei pazienti è stata trattata col nuovo farmaco mentre l’altra metà ha avuto un farmaco inattivo (detto placebo).
Il campione dello studio era ampio: 1550 pazienti. Metà sono stati trattati col farmaco e metà col placebo.
I risultati sono stati straordinari: mentre nel gruppo non trattato gli ospedalizzati sono stati 53, nel gruppo dei pazienti trattati con il nuovo farmaco gli ospedalizzati sono stati circa la metà: 26.
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Grazie al molnupiravir i pazienti non vaccinati dimezzano il rischio di ricovero, e quindi di malattia grave che può portare alla morte. Per chi, nonostante tutti gli studi, e in molti casi l’obbligo, continua a scegliere di non vaccinarsi, si tratta della prima buona notizia da molto, moltissimo tempo.