Notte “fuorilegge” per Orietta Berti, nessuno se l’aspettava: ha evitato “l’arresto” di poco

Una nottata da fuorilegge. Orietta Berti ha sfidato le disposizioni di polizia e il risultato è stato un inseguimento da film, che ha impegnato tre volanti. Poteva finire in arresto. Ecco cosa è successo

Da Orietta Berti siamo abituati a ricevere una rassicurazione materna e rassicurante. Certo, condita di una carnalità romagnola, ma tutto sommato gentile, innocente.

Auto della polizia stradale impegnate nell'inseguimento | Web Source
Auto della polizia stradale impegnate nell’inseguimento | Web Source

Non ci aspettiamo di sicuro una dark lady pronta a sfidare senza pensarci due volte le disposizioni di sicurezza emesse dal Ministero dell’interno, per finire inseguita come una specie di OJ Simpson in gonnella.

Eppure, questo è proprio quanto è successo una notte sulla riviera ligure. Una notte che né lei, né le forze dell’ordine potranno dimenticare. Forze di polizia prima allertate, poi impegnate in una caccia al fuorilegge, che solo in seguito ha rivelato la sua insospettabile identità.

La notte brava della “Capinera”.

Orietta Galimberti, coniugata Peterlini” è quanto i poliziotti si sono trovati scritti sui documenti richiesti alla donna. Un confronto tra le carte e il volto della sospetta ha rivelato quanto nessuno si sarebbe mai potuto aspettare: avevano davanti nientemeno che Orietta Berti.

Orietta Berti inseguita e quasi-arrestata | Web Source-2
Orietta Berti inseguita e quasi-arrestata | Web Source

A dargli il soprannome di “Capinera d’Emilia” era stato Silvio Gigli, agli inizi della sua carriera, ormai giunta quasi al sessantennale. I dischi d’oro vinti sono stati cinque. Sette quelli di platino e due d’argento. 

Orietta Berti, nonostante la sua immagine nostrana e casalinga, è un’artista la cui fama ha varcato i confini:   Austria, Spagna, Portogallo, Svizzera, Francia, Grecia, Turchia, Yugoslavia, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Messico, Perù, Uruguay e Giappone sono solo alcuni dei paesi che le hanno portato trionfi e anche una certa agiatezza economica. 

Nessuno poteva quindi immaginare che  da questa donna così pacifica e da questa condizione di indubbia tranquillità potesse un giorno derivare turbamento all’ordine pubblico.

Ma il fatto è successo con la complicità dell’esplosione della pandemia, una notte del 2021.

Orietta Berti si trovava a Bordighera, sottoposta a una rigidissima zona rossa, dovuta alle condizioni sanitarie particolarmente gravi della Regione Liguria. Coprifuoco totale, nessuno per strada, nemmeno un locale aperto. Una città chiusa, morta, fantasma.

Orietta, con il suo abituale candore, era da poco giunta dall’Emilia. Ignara del coprifuoco e stupita del fatto che per la città non si vedesse anima viva, è uscita per cercare di capire cosa stesse succedendo. E anche per andare a ritirare gli abiti dalla sartoria di Sanremo.

Apriti cielo. Tre macchine della polizia, sorprese dal movimento imprevisto, l’hanno prima inseguita, poi fermata. Hanno cercato di rispedirla a Bordighera ma non c’è stato nulla da fare. La Berti era fermamente decisa a ritirare i suoi abiti a Sanremo, la sua prova costumi non poteva aspettare. La polizia, che in un primo momento non l’aveva riconosciuta, l’ha poi identificata e scortata, a scanso di ulteriori iniziative della cantante.

Orietta Berti, La Capinera dell'Emilia | Web Source
Orietta Berti, La Capinera dell’Emilia | Web Source

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“Non mi hanno arrestata, mi hanno solo accompagnata”, ha dichiarato la Capinera.

Una fuorilegge per caso, e sicuramente inattesa per tutti.

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