Dormire bene non solo fa bene alla mente, aiuta anche a dimagrire. Sono numerosi i benefici del sonno tra questi il segreto per mantenersi in linea.
La corsa alla linea perfetta prima dell’arrivo della bella stagione sta per iniziare. Mancano pochi mesi all’estate e la prova costume si avvicina inesorabilmente. I bikini nell’armadio sono pronti a mettere in crisi la stragrande maggioranza della popolazione femminile che presto dovrà fare i conti con i soliti chili accumulati nei mesi invernali.
Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine potrebbe aiutare non solo il gentil sesso nell’impresa fatidica del mettersi a dieta. Secondo quanto emerso da una ricerca condotta da un tema di scienziati dell’Università di Chicago Medicine il segreto della dieta risiederebbe nel sonno. Ovvero, aumentando le ore del sonno, si arriva a ridurre l’appetito fino a 500 calorie al giorno.
L’obesità è diventata una vera e propria piaga occidentale che colpisce il 13% della popolazione mondiale, con conseguenze gravi sulla salute delle persone. Il sovrappeso espone le persone a problemi quali malattie cardiovascolari, diabete e tumori.
L’autrice dello studio, la dott.ssa Esra Tasali, ha spiegato che la ricerca deriva da diversi studi che precedentemente avevano individuato una correlazione tra il sonno e la regolazione dell’appetito. Gli scienziati avevano notato che le persone che non avevano un sonno regolare tendevano ad aumentare il consumo di alimenti.
Ecco perché i ricercatori hanno voluto verificare se intervenendo sul sonno, prolungandone le ore notturne, potesse contribuire a regolare il regime alimentare, se non addirittura a far dimagrire le persone.
La ricerca condotta all’Università di Chicago ha preso in esame 80 giovani adulti in sovrappeso che dormivano circa sei ore e mezza a notte. I pazienti hanno indossato un’apparecchiatura durante il sonno che li aiutava a dormire fino ad otto ore e mezza a notte.
“Nel nostro studio, abbiamo solo aiutato i pazienti a dormire, lasciandoli mangiare quello che desideravano”, spiega la dott.ssa.
Al contempo, è stato monitorato anche l’apporto calorico, attraverso un marchiatore nelle urine che permette di controllare il dispendio energetico giornaliero.
I risultati sono stati sorprendenti. Ovvero, le persone che dormivano più a lungo hanno ridotto il loro consumo alimentare con una media che variava tra le 270 e le 500 calorie al giorno.
“Abbiamo visto che dopo una sola sessione di intervento sul sonno, i pazienti sono riusciti a cambiare le loro abitudini, aumentano la durata del sonno”, sottolinea l’autrice dello studio.
La ricerca è durata quattro settimane. Le prime due settimane sono statesi sono incentrare sull’osservazione dei benefici dell’aumento della durata del sonno. Tuttavia, ha affermato la ricercatrice, “anche in sole due settimane, siamo riusciti a dimostrare una diminuzione dell’apporto calorico e un bilancio energetico negativo: l’apporto calorico era inferiore alle calorie bruciate”.
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Il modello del sonno, secondo la Tasali, potrebbe essere esteso e aiutare a curare l’obesità. “Se l’abitudine al dormire bene e a lungo, viene mantenuta in un periodo più lungo, ciò porterebbe a una perdita di peso clinicamente importante nel tempo”, ha concluso la dottoressa.
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