Marco Bellavia in molti lo ricorderanno come idolo della televisione per ragazzi di qualche anno fa in compagnia della sempreverde Cristina D’Avena. Oggi ha decisamente cambiato carriera.
Certo pensare che Steve di Love me Licia, sarebbe diventato un esponente politico non era cosa che sarebbe venuta in mente ai ragazzini dell’epoca. Ma le persone cambiano e anche tanto.
La sua carriera prima…
Marco Bellavia dopo il liceo a Milano comincia a fare qualche lavoretto per mantenersi, principalmente posa come modello ed attore di spot pubblicitari.
A metà degli anni Ottanta approda in Fininvest dove prende parte alla fortunatissima fiction per bambini Love me Licia e a tutti gli spin off. Il suo ruolo sarà quello di Steve.
Per chi non lo ricordasse, Love me Licia è il telefilm italiano tratto dall’anime giapponese Kiss me Licia. Oltre a Bellavia, il telefilm vedeva tra i protagonisti Cristina D’Avena e Pasquale Finicelli. La trama è incentrata sulle vicende del gruppo musicale dei Bee Hive.
Marco sarà anche il conduttore della storica trasmissione per ragazzi di Italia 1 prima e Canale 5 poi: Bim Bum Bam.
Gli anni Duemila lo vedono impegnato a Forum e a Stranamore, nelle vesti di inviato.
In quegli anni è sentimentalmente legato alla showgirl Paola Barale pre-Gianni Sperti e pre-Raz Degan.
…e oggi
Sebbene Marco ammetta di serbare un tenero ricordo di quegli anni e soprattutto di Cristina D’Avena, con la quale ammette di sentirsi ancora di tanto in tanto, non ha rimpianto per la televisione, soprattutto per come viene fatta oggi. Di fatto, secondo lui, non esiste una televisione per ragazzi nel palinsesto televisivo. Il suo allontanamento dal piccolo schermo è stato graduale ed indolore. Non si trovava più bene in certi meccanismi e ha perso motivazione, come ha dichiarato in un’intervista al Giornale.
Nel 2005 si è candidato alle regionali in una lista civica, ma adesso dichiara la sua disaffezione per qualsiasi colore politico, “Ormai ognuno pensa per sé e nessuno pensa ai cittadini” dice.
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Adesso sfrutta le sue doti di comunicatore in altro modo. Il suo mestiere televisivo, l’essere stato anche autore lo hanno aiutato nella sua nuova professione: il mental coach. Un interesse nato già negli anni ’90, quando aveva cominciato a frequentare corsi su questo argomento.
Negli ultimi anni ha messo nero su bianco il lavoro svolto su di sé in modo da tirarne fuori un libro che spera possa essere utile agli altri.