I tatuaggi rischiano di essere un’esperienza traumatica anche se sono sempre più popolari. Il dolore può essere fortissimo, specialmente in alcune parti del corpo. Ecco come prepararsi e i rischi da evitare.
Sono tante le persone che, almeno una volta nella vita, hanno pensato di tatuarsi ma, allo stesso tempo, temono il dolore.
Ci sono zone più sensibili al dolore e altre in cui è sopportabile. Sul web, è possibile trovare delle tabelle che indicano, in generale, qual è il grado di sofferenza in base alle diverse aree del corpo.
Il tatuaggio: una storia secolare
Il tatuaggio è un’arte che affonda le sue origini nell’antichità, con un susseguirsi di interpretazioni diverse nel corso degli anni. Per alcuni popoli, i tatuaggi hanno avuto un significato spirituale.
Per altri individui, il tatuaggio ha rappresentato un simbolo di ribellione. Una persona potrebbe decidere di farsi un tatuaggio dandogli un senso profondo, legato ad esperienze e momenti personali, o puramente estetico.
In ogni caso, i tatuaggi costituiscono una vera e propria forma d’arte e di espressione. Ci sono tanti stili diversi che vanno dall’old school (o tradizionale) alla new school, dal realistico al biomeccanico e dal giapponese al chicano.
Quanto farà male?
Quanto fa male tatuarsi? Il dolore, come già detto, può variare di zona in zona. Questo, inoltre, cambia da persona a persona. Nel tentativo di dare una risposta generale a tale domanda, sono state elaborate delle tabelle.
Le zone del corpo in cui, di solito, si sente meno dolore corrispondono a polsi, cosce e tricipite. La sensazione può essere paragonata a quella di un forte prurito e la sofferenza può essere gestita senza troppe difficoltà.
Andando verso la tibia e il ginocchio, il dolore si fa più intenso. Questo vale anche per la zona pettorale. La sofferenza, però, dovrebbe essere abbastanza gestibile. Le parti del corpo in cui la sofferenza aumenta sono piedi, fondoschiena, costato, mani e addome basso. Il dolore aumenta anche con i tatuaggi sul viso e sulla testa.
Prima di tatuarsi, bisogna anche essere consapevoli dei pericoli che si potrebbero incontrare. Fondamentale è recarsi da dei veri tatuatori esperti e, soprattutto, attenti alle norme relative all’igiene e alla sicurezza.
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Infatti, se l’attrezzatura che viene utilizzata per il tatuaggio è stata contaminata da del sangue infetto, il rischio è quello di contrarre malattie trasmissibili con il sangue. Queste possono essere: epatite (di tipo B o C), tetano e – in rari casi – HIV.
I tatuaggi possono anche portare ad avere delle reazioni allergiche, per via degli inchiostri. Esiste anche il pericolo di infezioni cutanee, granuloma (ovvero dei piccoli noduli sottopelle), cicatrici o cheloidi.