Era Rudi nei Cesaroni. Dopo il successo nella popolarissima serie per Nicolò Centioni è venuto il periodo degli eccessi e delle spese folli. Finito tutto, faceva il lavapiatti a Londra. Ecco come Claudio Amendola l’ha salvato.
Nicolò Centioni ha vissuto un breve ma non brevissimo momento di grande successo. La sua faccia sbarazzina ma pulita, i grandi capelli. L’occhi del ragazzo che sta scoprendo la vita.
Così lo ricordiamo come Rudi nel Cesaroni, uno dei figli di Giulio Cesaroni (Claudio Amendola). Un figlio un po’ ribelle, a cui il burbero padre Giulio rifila più di uno scappellotto. Il “cazziatone” ai ragazzi è rimasto uno dei tormentoni indimenticabili della serie.
Un ragazzo che si era perso
Nicolò Centioni è arrivato alla televisione prima dei Cesaroni. Ha lavorato in trasmissioni televisive con Gigi Proietti, ha partecipato a Carramba che sorpresa! e a “Chi ha incastrato Peter Pan? Con Paolo Bonolis”.
Cresciuto da miniospite a giovane attore, ha trovato uno spazio nelle miniserie: “Un prete per noi”, “Una donna per amico 2”, “Camici bianchi”, fino ad arrivare al ruolo di protagonista nel film TV “Rocco”.
Questo il suo percorso prima della vera e propria fama, che il giovane Centioni ha raggiunto interpretando un ragazzo molto vicino a se stesso nella fortunatissima, indimenticabile serie TV “I Cesaroni”.
Nella serie è Rudi, ragazzo difficile come spesso sono i ragazzi della sue età, pieno di tentazioni, difficile come studente. Un grande amore per il padre Giulio (Claudio Amendola) ma anche una continua fonte di grattacapi.
Dopo I Cesaroni. Nicolò Centioni ha viaggiato sul’inerzia della fama appena guadagnare, partecipando (e venendo immediatamente eliminato) ad un paio di reality non di primissima fascia. Poi il nulla.
Le colpe del padre (e del figlio)
Al contrario del suo padre televisivo, Claudio Amendola, il padre naturale di Nicolò ha avuto con lui la mano molto leggera, forse troppo. L’ha lasciato spendere e spandere senza alcuna obiezione, cazziatone o scappellotto. Finché i soldi sono finiti e la fama di cicala sperperatrice non l’ha tagliato fuori dal lavoro.
Per sopravvivere, senza nessuna altra abilità che non fosse un lavoro per cui nessuno lo voleva più, Nicolò è finito a Londra a fare il lavapiatti.
Qui è arrivata la telefonata di Giulio, pardon, di Claudio Amendola, che l’ha convocato per un ruolo borderline di poliziotto corrotto, in una serie che sarà in TV il prossimo autunno.
Ruolo difficile, come la vita che Nicolò si è trovato a vivere.
“Sono felice, sono tornato a vivere” ha dichiarato Nicolò Centioni. “E sono felice di tornare al suo fianco: mi ha visto crescere”.
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Come un padre vero, o forse un po’ di più.