Empatia, sapete cos’è? Empatico si nasce ma ci si può anche diventare | Ecco come

L’empatia: quella facoltà cognitiva sottovalutata eppure fondamentale per la crescita di una persona. Come svilupparla in età adulta e perché è importante.

E’ sempre più difficile in una società individualista e competitiva mettersi all’ascolto dell’altro. La vita frenetica motore del quotidiano lascia poco spazio alla socialità se non per scambiare poche parole all’insegna del “buongiorno” e “buonasera”, accompagnati nel migliori dei casi da simpatiche faccine nelle chat dei social e delle messaggerie istantanee.

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Due persone che si abbracciano

Ascoltare l’altro, capire l’altra persona e a sapere come si sente o mettersi al suo posto è ormai un’attitudine rara. Eppure, è In realtà si tratta di una facoltà chiamata empatia che contribuisce di entrare in relazione con gli altri.

L’empatia è la facoltà di mettersi al posto dell’altro e di identificarsi nelle sue emozioni. Esistono due tipi di empatia. Quella affettiva che offre una riposta emotiva sul piano delle emozioni dell’altro e quella cognitiva che permette di calarsi nell’altro e di capire le sue emozioni.

Una forma di intelligenza che viene definita “emotiva”. Si sviluppa fin dall’età infantile ed è fondamentale per la crescita equilibrata di un individuo. Ad esempio, si consiglia la presenza di un animale domestico che aiuta i bambini a relazionarsi con le forme di linguaggio di altri esseri viventi. In questo modo, imparano ad interagire attraverso altre forme di comunicazione. Questo porta al bambino a trovare stimoli che concorrono a sviluppare maggiori capacità di comprensione.

Come sviluppare l’empatia

Recentemente, la rivista Insider ha acceso i riflettori su questo tema, proponendo alcuni trucchi e metodi per aiutare gli individui ad essere più empatici.

Leggere fantascienza: secondo uno studio condotto nel 2014 e pubblicato sul “Journal of European Psychology Students”, leggere libri di fantascienza aiutano a calarsi nel punto di vista dei personaggi. Questo permette di sviluppare l’empatia cognitiva.

Guardare film: guardare film aiuta a creare una relazione con i personaggi, a sentire le loro emozioni.

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Gruppo di individui che interagiscono e condividono un’emozione

Mettersi all’ascolto e cercare di capire gli altri punti di vista: l’ascolto non è solo mirato a creare un legame o uno scambio. Ascoltare l’altro dovrebbe anche essere un atteggiamento con il quale cogliere il punto di vista dell’altra persona per capire come si forma e da dove nasce.

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Imparare la comunicazione non verbale: la comunicazione non verbale è un tipo di comunicazione che si fonda attraverso un linguaggio che non è fatto di parole bensì di movimenti o gesti. In questo senso, è suggerito imparare a fare attenzione alle espressioni del volto dell’altro, all’intonazione della sua voce, al suo linguaggio corporeo. Questi elementi aiutano a capire meglio lo stato d’animo della persona che si ha di fronte e le sue emozioni.

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