Le creature mitologiche, leggendarie, da sempre ci affascinano. L’idea che possano esistere esseri misteriosi, difficili da avvistare, provenienti da un passato remoto o fantastico solletica il bisogno di sovrannaturale che è in ognuno di noi.
Quante creature popolano le nostre menti? Raccontate nei miti e nelle leggende molte le abbiamo catalogate come irreali e inventate, per altre continuiamo a cercare prove della loro esistenza.
Da quanto tempo si parla di draghi (non quello a Palazzo Chigi), di araba fenice, fantasmi, del mostro di Loch Ness o dell’’abominevole uomo delle nevi o yeti che dir si voglia? Anni, secoli, per alcuni. Ma molti restano incollati alla sfera fantastica, mentre per altri, qualcuno cerca incessantemente di trovare prove della loro esistenza.
Già i nativi americani narravano di enormi creature dalle vaghe sembianze umane che popolavano i boschi. Il nome “Bigfoot” comincia a circolare intorno al 1920, quando un tal John Burns venne a conoscenza della leggenda dei Sasquatch, come li chiamavano i nativi.
William Roe affermò di essere venuto in contatto con la creatura, una sorta di scimmia femmina con lunghe braccia fino alle ginocchia, completamente ricoperto di pelo scuro.
Nel 1967 il “filmato Patterson-Gimlin” mostrerebbe, secondo gli autori, proprio una femmina di Bigfoot.
Nel 2004 Bob Heironimus confessò di essere stato lui ad indossare il costume da gorilla e a farsi filmare. Il convincente costume era stato creato da un mago dei costumi: Philip Morris.
L’anno successivo, nel 1968, un operaio edile trovò delle gigantesche impronte attribuite proprio a Bigfoot. Molti anni dopo si scoprì che si trattava di una burla messa in atto dal proprietario della ditta dove lavorava l’operaio.
La sua altezza dovrebbe variare tra i 2 e i 3 metri, con una folta pelliccia scura e con grandi piedi in grado di lasciare tracce di oltre 40 cm. Il peso stimato si attesterebbe intorno ai 225 kg.
Di recente uno YouTuber , Steve Drehel, sostiene di aver trovato le prove dell’esistenza della creatura in un bosco dell’Ohio.
Steve ha trovato un’impronta con tre dita dei piedi. A suo dire si tratterebbe di una vecchia impronta. Il ritrovamento risalirebbe al 30 marzo scorso. Cosa c’è di strano? Oltre al fatto che l’esistenza del Bigfoot è ancora decisamente dubbia, è la data che lascia perplessi.
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Pare che il 30° giorno del mese sia un giorno propizio a tutti gli avvistamenti di BigFoot. Il più recente, difatti, risale al 30 di novembre in Illinois. Un minimo di sospetto è d’obbligo, non risulta che gli animali, veri o leggendari che siano, si muovano tenendo conto del calendario gregoriano, magari in base alle stagioni, a meno che anche loro, come i pensionati, abbiano la data fissa per andare all’ufficio postale a riscuotere la pensione….
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