Il festival di Sanremo è alle porte, ma mai come quest’anno il suo svolgimento è a rischio. Ecco le varie ipotesi sul campo in caso di quarantena.
Tra qualche giorno comincerà, come tutti gli anni, il festival più seguito dagli Italiani. È sempre stato un momento in cui le persone che lo seguono accantonano i propri problemi quotidiani per lanciarsi in previsioni sui vincitore e/o accapigliarsi sul valore di questa o quell’altra canzone.
Da “cari amici vicini e lontani” al Covid
Da un paio d’anni a questa parte, il COVID, che continua imperterrito ad essere il protagonista delle vite di tutti, ha fatto irruzione nel mondo della canzonetta, inquinando con il suo afflato plumbeo, i mille colori di una kermesse che è sempre stata l’emblema della leggerezza.
Il festival nasce nel 1951 come evento per promuovere il turismo nella cittadina ligure. Si tiene nel salone delle feste del Casinó. I partecipanti sono solo 3: Nilla Pizzi, il Duo Fasano e Achille Togliani, che, alternandosi, cantano tutte le 20 canzoni in gara. Vincitrice della edizione capostipite è Nilla Pizzi, con la mitica Grazie dei fiori.
Un cambio di tono nelle canzoni presentate, fino ad allora cristallizzate nella rima cuore/amore, piene di luoghi comuni sui sentimenti arriva nel 1958 quando Domenico Modugno esplode con la sua Volare.
Dopo un periodo oscuro dovuto alla rivoluzione sessantottina, negli anni Ottanta riesplode il fenomeno Sanremo grazie anche alle faraoniche conduzioni di Pippo Baudo, che lo vedono non solo conduttore e direttore artistico ma anche salvatore di aspiranti suicidi e mediatore sindacale. Tutto senza spostarsi dal palco del teatro Ariston, dove, nel frattempo il festival si è spostato.
Gli anni Duemila hanno visto un cambio di direzione, soprattutto nella scelta degli interpreti. I cantanti scelti sono in gran parte emergenti, che trovano, nel festival, una vetrina per guadagnare popolarità ed un respiro internazionale. Infatti, il vincitore del festival partecipa di diritto all’Eurovision Song Contest, come è accaduto ai Maneskin l’anno passato.
Il festival in quarantena
L’anno scorso, a causa del Covid, il festival si è svolto senza pubblico. Una edizione triste, sia per il conduttore (Amadeus, riconfermato quest’anno), sia per gli artisti costretti ad esibirsi davanti ad una platea deserta.
Tutto sommato però, il festival si è svolto senza particolare intoppi.
Quest’anno, con la variante Omicron che imperversa e diversi cantanti positivi, la situazione appare altrettanto complicata.
Ma a parte i cantanti, se fosse proprio il conduttore a dover disertare la kermesse per quarantena Covid?
Sarebbe davvero un bel problema! Allo stato attuale, la produzione e la RAI non hanno comunicato l’eventuale alternativa ad Amadeus.
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Da più parti, però, arrivano rumors che identificano come sostituta Antonella Clerici. La Clerici non è nuova al festival che ha condotto nel 2010, ed è anche amica del conduttore designato, oltre che avere lo stesso agente, quel Lucio Presta marito di Paola Perego.
Ma nulla è certo. C’è anche la possibilità che si tenga un festival con un conduttore in DAD….
