Nessuno aveva mai fatto prima una cosa del genere. Il gesto ed il messaggio di questo surfista testimoniano sicuramente un messaggio importante per tutti.
Una sfida pericolosa, a temperature proibitive. Il surfista Yago Lange ammette che “La natura mi ha salvato”. La sua missione non ha prezzo. Dopo l’eliminazione dai Giochi di Tokyo, il campione di surf, Yago Lange, 33 anni, ha trovato la sua propria strada, “sentivo un dolore dentro, adesso mi prendo cura dell’acqua”.
L’atleta ha deciso di impegnarsi in missioni estreme per sensibilizzare i cittadini del pianeta a prendersi cura dell’ambiente. Con la sua impresa portata a termine nelle acque gelide del Ghiacciaio del Perito Moreno in Patagonia, Yago lange ha voluto lanciare un messaggio forte.
“Come atleta e come velista, voglio dare tutto quello che posso per prendermi cura dell’acqua, che è ciò che mi è sempre piaciuto. Ora sono fiero di me, questo nuovo cammino mi riempie di orgoglio. La natura mi ha salvato, ora vivo con lei e da lei apprendo”. Dichiara l’atleta.
Durante la pandemia, Yago ha ideato il suo progetto per creare una coscienza ecologica, navigando nelle aree naturali protette e nei luoghi più remoti del pianeta.
Surf tra i ghiacciai
Con una tuta in neoprene spessa 6 millimetri, cappuccio, stivali e guanti di gomma, Yago Lange ha percorso le acque gelide in piena tormenta di neve nei pressi di un gigantesco ghiaccio di 250 chilometri quadrati.
Nessuno prima ad ora, aveva portato avanti un’impresa di questo genere. L’atleta per diversi mesi ha studiato l’ambiente in cui avrebbe surfato. Dopo aver osservato le correnti, il vento e il clima ostile quando si è sentito pronto ha cavalcato le onde surfando in modalità wing foil ovvero con un’ala gonfiabile.
Leggi anche>>>Leonardo DiCaprio: il suo impegno per l’ambiente è stato premiato | Arriva il riconoscimento inaspettato
Dopo la sfida nel Canale de los Témpanos del Lago Argentino, fra i ghiacci del Perito Moreno, in Patagonia, la prossima tappa per il surfista sarà la Terra del Fuoco, in Antartide.