Diego Armando Maradona è stato uno dei calciatori più importanti e talentuosi, un genio assoluto del pallone. Ed il suo “mentore”, colui che ci permise di conoscerlo non può di certo essere dimenticato.
Quando si Parla di Diego Armando Maradona, semplicemente uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, sono tantissimi gli appassionati ad avere ancora i brividi pensando al fuoriclasse argentino.
Un pensiero va anche a Gianni Di Marzio, appassionato di un calcio che non c’è più e che alla sua meravigliosa carriera ha legato indissolubilmente l’immagine di Napoli e di Maradona.
Aveva 82 anni quando se n’è andato lo scorso 22 gennaio. La sua carriera, soprattutto da allenatore, parla da sola.
Ha allenato il Napoli e, nella maniera più romantica possibile, ha guidato dalla panchina anche Maradona.
Ma è doveroso raccontare tutto la vicenda in modo dettagliato, perché Gianni Di Marzio era decisamente più di un buon allenatore capitato per caso a Napoli e fortunato nell’incontrare un giocatore dalle doti incredibili calcisticamente parlando.
Gianni Di Marzio, la storia delle storie: il retroscena su Maradona
Gianni Di Marzio se n’è andato pochi giorni fa, ma la sua memoria, le imprese e la sua storia non possono essere dimenticate. La sua è stata una grandiosa carriera da allenatore, piena di imprese davvero indimenticabili.
Come quella che permise negli anni ’70 al Catanzaro di salire in Serie A. Nel 1977 allenò il Napoli che guidò fino alla finale di Coppa Italia persa contro l’Inter. E poi, negli anni successivi a quell’esperienza, andò a lavorare in Argentina dove scoprì Diego Armando Maradona.
Esattamente, proprio a Gianni andarono l’onore e l’intelligenza di capire il gioiello del pallone che c’era davanti ai suoi occhi e che, molto presto, avrebbe incantato il mondo intero.
Segnalò l’asso del pallone al Presidente del club campano dell’epoca Corrado Ferlaino; purtroppo l’operazione non poteva divenire realtà a causa delle chiusure delle frontiere sul mercato. In ogni caso, Di Marzio rimase molto legato a Maradona.
Ha continuato poi la sua carriera da allenatore, ha portato nella stagione 1982/83 il Catania in Serie A.
Ed ha conquistato con il Cosenza, dopo 24 anni di assenza, la promozione in Serie B nel 1987/88. Durante la sua carriera ha ricevuto per due volte l’attuale Panchina d’oro, premio assegnato al migliore allenatore della stagione.
E probabilmente, anzi sicuramente, in parte ha contribuito a regalare a Napoli ed ai napoletani una perla tanto rara da fare invidia a qualsiasi squadra al mondo.
Maradona è un’opera d’arte che appartiene anche a Gianni Di Marzio, che ha avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo quando era ancora un signore nessuno.
Ma di certo Gianni, uno degli ultimi inguaribili romantici del calcio, appartiene a tutti noi. Lui, la sua memoria e tutto ciò che ha ottenuto negli anni.
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Perché era una persona semplice ed un vero uomo di calcio. E questo, a Gianni, alla sua famiglia ed a chi lo ha conosciuto, amato ed ha un immenso piacere nel ricordarlo, non lo toglierà mai nessuno.