È il presidente della Regione Veneto e lo accompagna una fama da duro cowboy. Ma Luca Zaia ha voluto aprirsi su Instagram ai suoi followers per condividere la tragedia che lo sta colpendo.
Luca Zaia è il volto pragmatico ed efficiente della Lega Nord, al punto che spesso si parla di un dualismo con il leader del suo partito Matteo Salvini, un leader più propenso alla comunicazione che all’azione di governo.
Tutto l’opposto di Luca Zaia, un uomo tutto d’un pezzo, cresciuto come amministratore e che ai suoi elettori ha sempre voluto mostrare una faccia efficiente e rassicurante, solida, concreta. Dura se necessario, quando si tratta di difendere interessi e priorità del suo elettorato e dei cittadini che governa.
Luca Zaia è da sempre il presidente di regione che vince tutte i sondaggi di gradimento. Ma durante la pandemia, la sua figura si è ulteriormente ingigantita. Di fronte alle notizie di focolai nella Regione Veneto, Zaia ha fatto quello che governo e altri presidenti non avevano, talvolta colpevolmente, fatto. Ha fermato, isolato, creato cinture sanitarie, inaugurato lockdown durissimi confortato dal consulente scientifico Prof. Crisanti. Ma non ha ceduto il primato della politica ai comitati scientifici.
A torto o a ragione, quando Zaia ha deciso che il tempo delle chiusure e dei blocchi a oltranza doveva finire, per lasciare spazio a una fase di riaperture che desse fiato all’economia del suo Veneto, ha fatto anche questo. È entrato in conflitto con Crisanti? Poco male, il professore-eroe delle prime settimane di pandemia è stato bruscamente sostituito con altri scienziati-strumento più adeguati al momento.
Insomma si può amare o non amare. Ma nessuno può negare che Luca Zaia interpreti con i fatti, e non con fumosi discorsi da convegno, il vagheggiato “primato della politica”.
Un primato che oggi appare in mano a presidenti di regione politicamente diversi, ma legati da un approccio diretto e muscolare. Mentre la capitale appare uno spazio vuoto, che chiama altri poteri, un tempo quasi oscuri, ad assumere ruoli inediti di leadership diretta.
Ma anche i presidenti-cowboy hanno i loro momenti di debolezza, intimi. Quando la malattia, che sono abituati a combattere politicamente, colpisce e morde personalmente.
È il caso di quanto è successo all’amico Red Canzian, leader dei conosciutissimi e inossidabili Pooh, ricoverato in terapia intensiva per una infezione al cuore.
Mentre l’artista-amico era in fin di vita, a rischio di setticemia, Zaia ha interrotto per un attimo la sua attività di leader popolare per lanciare un saluto ed un augurio commosso attraverso Instagram:
“FORZA RED, TORNA PRESTO! IL TUO POSTO E’ NEL CUORE DELLA MUSICA E DELLA GENTE! “.
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Tutto maiuscolo. Perché anche nel momento del dolore, il carattere del leader non conosce il tono minore.
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