Gianni Morandi continua la sua vita pericolosa. Non gli sono bastati i numerosi incidenti capitati ultimamente. Continua a sfidare la fortuna, e stavolta è mancato davvero poco. Le cose potevano finire molto male.
Gianni Morandi, classe 1944, evidentemente si sente ancora un ragazzo. E dei ragazzi ha non solo lo spirito giocoso e libero. Ma talvolta anche l’incoscienza.
Ne è passato di tempo da quando un Gianni Morandi, giovane anche anagraficamente, cantava: “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”. Il rischio che sfidava a quei tempi era l’occhiuta sorveglianza di una madre, poco disposta a lasciare la sua bambina in compagnia di un briccone scavezzacollo con la chitarra, per quanto simpatico potesse essere. Anzi, a maggior ragione.
Una vita sul filo del rasoio
Sono venuti poi i tempi di: “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Il celebre pezzo del 1967, firmato da Franco Migliacci e Mauro Lusini, porta il giovane Morandi al centro della guerra del Vietnam, tra spari, raffiche di mitra. E racconta la vita, ahimé spezzata, di un ragazzo proprio come lui, caduto in una guerra di cui non comprende il motivo.
Ma fin qui si tratta solo di rischi canori, artistici, che il giovane Morandi non ha mai temuto.
La sua personalità eternamente giovane non si è mai fermata, non ha mai cessato di accettare sfide.
Purtroppo però, non sempre i pericoli che Morandi ha corso, e che hanno persino messo a rischio la sua vita, sono stati racchiusi nei tre minuti di una canzone.
Chi non ricorda, ad esempio, il tragico incidente occorso nel giardino della sua casa?
Era solo l’anno scorso. Stava bruciando sterpaglie in giardino quando, forse stordito dal fumo, è caduto tra la vegetazione in fiamme. Lo ha raccontato lui stesso. Ha cercato di ricostruire avvenimenti, che in parte il trauma aveva cancellato dalla sua memoria, fino al momento in cui si è svegliato in ambulanza.
Solo un miracolo ha potuto salvarlo. Tra le fiamme che attaccavano la sua pelle, causandogli ustioni gravissime e il fumo che gli bruciava i polmoni, Morandi riuscì a cavarsela solo perché “Qualcuno mi ha guardato dal cielo”. Qualcuno a dire il vero lo ha guardato anche quaggiù, trasportandolo d’urgenza in ospedale e intervenendo d’urgenza, prima che il quadro degenerasse.
L’ennesimo incidente di pochi giorni fa: “quasi mi mettevano sotto”
Pochi giorni fa, mentre passeggiava, forse un po’ troppo svagato, per la strada, Morandi è stato “vittima” di un ennesimo incidente. Uno scooter guidato da due ragazze ha rischiato di travolgerlo.
Ancora una volta, Gianni Morandi ha superato il momento difficile con tanta fortuna e un grande sorriso. Invece di arrabbiarsi (o magari imparare a guardare dove mette i piedi), si è fatto un selfie con le due “pirate della strada”.
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Tutto è bene quel che finisce bene. Magari andrà altrettanto bene anche con la Giuria di Sanremo. Mentre festeggia l’ennesimo colpo di fortuna, Gianni Morandi lo spera.