Sono due anni che il mondo combatte con la pandemia e miete vittime su vittime. Ma combatte anche con la superficialità di tanti che evitano le più basilari regole per contrastare la diffusione del contagio.
Il 30 gennaio di due anni fa l’organizzazione mondiale della sanità dichiarò che l’epidemia di Coronavirus in Cina era diventata un’emergenza internazionale di salute pubblica. Solo un mese dopo la stessa OMS alzò il livello della sua minaccia: era iniziata la pandemia.
Un pericolo che è ancora tra noi, un virus che cambia, muta e infetta, reinfetta e continua a uccidere ed incidere sull’economia del mondo.
Le precauzioni da adottare
Per arginare gli effetti del Covid tutti, responsabilmente siamo chiamati a rispettare regole basilari, che sono anche legate al buon senso: mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, coprire naso e bocca indossando la mascherina, osservare le regole igieniche, essere attenti e rispettosi degli altri. Ulteriori precauzioni sono previste per le persone anziane che, a maggior ragione, devono evitare i luoghi affollati, anche se vaccinati ed indossare sempre i dispositivi di protezione.
Ma c’è qualcuno che si ritiene al di sopra delle regole, esseri superiori, più furbi, anche se più che l’aggettivo furbo, in questo caso andrebbe usato il suo contrario.
La scelta della famiglia di Simona Izzo
Tutti conosciamo Simona Izzo, attrice, regista e doppiatrice con una carriera lunga e prestigiosa. Da anni Simona è alla ribalta delle cronache non solo per la sua attività professionale, ma anche per la sua vita sentimentale. Negli anni è stata legata al cantautore Antonello Venditti, al conduttore Maurizio Costanzo e, per ultimo, al regista Ricky Tognazzi, figlio dello scomparso Ugo, grandissimo attore.
In un suo recente post su Instagram, Simona Izzo è ritratta in un’immagine familiare in occasione del compleanno della mamma, Lilli, che ha passato la boa dei 90 anni.
Tanti auguri, penserete voi. Certo e non solo per l’età raggiunta, ma anche perché la signora è circondata da quasi 30 persone, tutte, fatta eccezione per una, bellamente e allegramente prive di mascherina e poste alla distanza di sicurezza una dall’altra di qualche “millimetro”.
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Siamo certi che, dato l’affetto che le figlie portano alla mamma, prima di fare quella foto in spregio di qualsiasi regola, tutti gli effigiati si siano sottoposti a tampone…
È certo doveroso festeggiare la mamma per un’occasione così importante, ma forse sarebbe stato meglio fare la festa con qualche precauzione in più. E ci si perdoni il gioco di parole…