Tutti lo conoscono ma non molti penserebbero che sia il posto dove gli italiani preferiscono fare le spesa. Eppure è proprio così, la ragione per cui gli italiani lo hanno scelto è davvero sorprendente.
Un tempo i supermercati erano luoghi privi di ogni fascino che non fosse la quantità di merce esposta. Niente della familiarità del negozietto sotto casa, niente spazio per le chiacchiere con amici e amiche, aspettando che il pane uscisse dal forno.
Ma col tempo i supermercati sono cambiati, sia la loro disposizione che la loro comunicazione hanno cercato di renderli luoghi più umani, dove l’esperienza della spesa fosse più vicina a quella del proprio quartiere, tra una chiacchiera col pescivendolo e le ultime news sulla scuola delle figlie della lattaia.
La grande distribuzione punta sul “tocco umano”
Per arrivare a questo risultato i “brand” della grande distribuzione hanno speso molto. Grandi campagne pubblicitarie fatte per sottolineare che sono come noi, che sono fatti da noi, che sono ricchi di valori, che il loro tocco umano scalda il cuore.
Solo uno tra i marchi della grande distribuzione ha sempre evitato di pubblicizzarsi per la sua umanità e ha continuato testardamente a puntare sulla quantità di merce e sui prezzi. Niente abbracci, niente strette di mano, niente nonnine tra gli scaffali. Anzi la “dynasty” della sua proprietà e i contrasti violenti tra generazioni, gli scontri con la politica, i libri, le polemiche con i lavoratori, sembravano sottolineare un’immagine di durezza. Quella di un luogo dove si va perché conviene, nonostante tutto. Ma non certo di un luogo che si ama.
Eppure, in mezzo a tanto amore, a tanta cura per l’ambiente, per i collaboratori/soci, per i clienti, proprio quella catena così fredda, quasi spietata nella sua efficienza, è uscita in testa alle preferenze degli italiani, nell’indagine che “Altroconsumo” ha condotto tra i suoi lettori, e non solo.
Una vittoria inaspettata
Altroconsumo ha voluto scoprire quali sono le ragioni della scelta di un super/ipermercato piuttosto che un altro. Il campione ha risposto che al primo posto viene la praticità (anche di raggiungerlo in auto e parcheggiare). Al secondo posto non viene la sostenibilità o l’umanità, come sarebbe stato legittimo sospettare, osservando l’attività di comunicazione del settore. Ma il prezzo. Il buon, vecchio, inossidabile prezzo.
Sorprendentemente, gli italiani amano i supermercati dove è facile parcheggiare la macchina, e che li fanno risparmiare.
Leggi anche -> Miliardari italiani: ecco chi sono gli uomini più ricchi del 2021 secondo Forbes
Considerate queste categorie di scelta, la chiara vittoria di Esselunga forse sorprende un po’ meno. La vecchia “Esselunga Prezzi Corti” inventata da Bernardo Caprotti e tenuta sui suoi binari tradizionali anche contro i figli, che puntavano ad una immagine più soft, continua la sua marcia trionfale, dopo più di 70 anni.