Ivan Cattaneo, artista poliedrico e personaggio televisivo, ha raccontato delle difficoltà passate da adolescente per via della sua omosessualità. Il cantautore e pittore si è ritrovato a passare dei momenti terribili e, come lui stesso ha affermato, allucinanti.
Ivan Cattaneo (nome d’arte di Ivano Cattaneo) è un artista, cantautore e pittore nato a Bergamo nel 1953. Cattaneo ha raggiunto la notorietà come cantautore sperimentale e alternativo negli anni Ottanta, con “Polisex” e successivamente l’album di cover “Duemila60 Italian Graffiati”.
Col passare del tempo, Ivan ha messo da parte la carriera da cantautore e ha cominciato a dedicarsi all’arte figurativa, ottenendo successo anche come pittore. A partire dagli anni Duemila, l’artista è diventato sempre più presente sul piccolo schermo, in particolare partecipando a diversi reality show.
Ivan Cattaneo, il manicomio da adolescente: l’omosessualità da curare come una malattia
Ivan Cattaneo, invitato come ospite a “Oggi è un altro giorno”, ha raccontato del suo passato, con delle rivelazioni sconcertanti. L’artista ha parlato del suo orientamento sessuale e di quanto fosse stato difficile crescere alla fine degli anni Cinquanta. L’omosessualità era considerata al pari di una malattia e l’idea diffusa era che si trattasse di una devianza sessuale.
Cattaneo, quindi, non ha avuto un’adolescenza semplice: “Alla fine degli anni Cinquanta non c’erano dei modelli” ha spiegato l’artista. Ivan ha raccontato di essersi innamorato di un ragazzo all’età di 13 anni e di aver letto sui giornali dell’epoca che “questi omosessuali, definiti ‘mostri’, per curare la loro imperfezione dovevano diventare donne”.
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La prima volta in cui ha realizzato quale fosse il suo orientamento sessuale, Cattaneo si è sentito “l’unico al mondo”. L’artista si è ritrovato a vivere con un senso di vergogna e di disagio per via dell’arretratezza della società. La situazione è precipitata dopo aver deciso di fare coming out e di parlare con sua madre.
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“Ho detto a mia madre che volevo diventare donna e mi ha portato dal medico, da lì mi hanno portato in manicomio” ha rivelato Ivan. Così, gli sono stati prescritti degli psicofarmaci quando era solo un ragazzo. Non è tutto: “Una volta mi hanno portato in una sala con gli elettrodi e mi hanno fatto male. Non so cosa fosse ma era terribile”.
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Cattaneo è stato costretto a mentire pur di uscire dall’ospedale psichiatrico. Perciò, l’artista ha dovuto raccontare di essere “guarito”. Ivan, nonostante le esperienze passate, non ha mai incolpato la madre. Quest’ultima era “una donna di paese”, come spiegato dall’artista, e non aveva idea di cosa sarebbe successo al figlio portandolo dal medico della mutua. Ai tempi c’era un’ignoranza diffusa e lo stesso Ivan ha affermato che non si parlava di determinate tematiche.