Cristina Daniele, figlia di Pino, uno dei più grandi artisti musicali che l’Italia ha conosciuto, nell’anniversario della morte del padre ha pubblicato un post pieno d’amore e nostalgia.
Cristina Daniele ha una grande eredità sulle spalle, quella di un artista che è ancora vivo nel cuore e nel ricordo di chi ha fatto proprie le sue canzoni vestendole di emozioni.
Pino Daniele, l’indimenticato artista napoletano è purtroppo scomparso troppo presto, condividendo non solo i natali, ma anche la stessa sorte di un altro artista amatissimo venuto a mancare improvvisamente: Massimo Troisi.
Chi era Pino Daniele
Riassumere in poche righe l’attività artistica di Pino Daniele è un’impresa titanica. Figlio di una famiglia poverissima che abitava in un basso nel quartiere Porto, imparò a suonare la chitarra a dieci anni imitando i grandissimi: Beatles prima e il blues poi. Virtuoso dello strumento, iniziò come session man a metà degli anni Settanta.
L’incontro con il sassofonista James Senese segnò anche la svolta della sua carriera con gli album Pino Daniele e Nero a metà, due autentici capolavori. All’interno di questi album trovarono posto tracce che sono rimaste nella storia della musica italiana recente: Je sto vicino a te, Ninnanàninnanoè, I Say i’ sto ccà, Quanno chiove.
Dal quel primo album ne sono seguiti tanti altri, in totale ne ha incisi 23 in studio e 7 dal vivo.
Le mogli e i figli
Pino Daniele è stato sposato due volte, la prima, con Dorina Giangrande, sua corista, dalla quale ha avuto Cristina e Alessandro, la seconda con Fabiola Sciarrabasi con cui ha avuto Sara, Sofia e Francesco.
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Nell’ultimo periodo, Pino aveva lasciato Fabiola ed era andato a vivere con Amanda Bonini. Quando quel giorno di gennaio del 2015 Pino si sentì male a causa del suo cuore ballerino, c’era lei. In molti l’hanno accusata di non aver gestito correttamente l‘evidente infarto che aveva colto l’artista. I due vivevano in una casa isolata in Toscana e decisero di correre a Roma in macchina dal cardiologo di fiducia invece che andare all’ospedale più vicino. Pino arrivò cadavere al Sant’Eugenio. La sua morte fu al centro di polemiche che continuano ancora oggi.
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Fatto sta che il mondo è rimasto orfano di un musicista, di un compositore che ha riempito i sogni di tanti.
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Orfani sono rimasti anche i suoi figli, cinque. Ed è proprio ricordando la morte del padre che Cristina, la figlia che Pino ha avuto dalla prima moglie, ha voluto condividere con i suoi followers un ricordo privato che è anche una rivelazione.
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Nel post ricorda che quando era piccola il papà le cantava le canzoni per farla addormentare. Ed è in questo modo che nacque la canzone Ninnanàninnanoè. Nel testo Pino fa cenno al “mammone” il mostro della tradizione napoletana che spaventa i bambini, simbolo della paura, ma che comunque la sua presenza avrebbe tenuto lontano.
E per Cristina è ancora così, il padre è ancora presente per lei, a proteggerla e farle sentire la sua presenza.