Michael Schumacher è uno degli sportivi più vincenti e talentuosi degli ultimi vent’anni se non addirittura di sempre. Impossibile dimenticarlo per fans ed appassionati, tutti in attesa di una svolta positiva.
Michael Schumacher, nato in Germania il 3 gennaio 1969, ha scritto la sua incredibile storia sportiva, e per certi versi umana, prevalentemente in Formula Uno. Considerato uno dei migliori piloti di tutti i tempi, insieme a Lewis Hamilton è il più vittorioso nella storia della massima serie automobilistica; ha infatti conquistato sette titoli mondiali, due con la Benetton (1994 e 1995) e cinque con la Ferrari (2000-2004).
Dal 1995 è sposato con Corinna, dalla quale ha avuto due figli: Gina Maria e Mick. Una vita ricca di soddisfazioni, insomma, oltre ad una carriera straordinaria. Almeno fino all’incidente di Meribél, in cui purtroppo le cose sono decisamente cambiate per Michael e per la sua famiglia, che ancora oggi lottano insieme a “Schumi” contro un destino a dir poco crudele.
Il tragico incidente del 2013
Tutt’oggi, dal giorno dell’incidente, il 29 dicembre 2013, si sa poco o nulla – grazie al giusto e totale riserbo della situazione – sulle condizioni fisiche di Michael Schumacher precipitate otto anni fa.
Durante una discesa con gli sci in un fuori pista, il campione tedesco cadde battendo violentemente la testa contro una roccia che, anche a causa di una videocamera sportiva, mise Michael in una posizione davvero critica (l’asta di supporto perforò il casco impattando contro il cranio).
I soccorritori compresero fin dall’inizio che non si trattava di una lieve contusione, infatti venne ricoverato d’urgenza a Grenoble dove fu sottoposto ad una operazione neurochirurgica per grave trauma cranico ed emorragia cerebrale. In seguito venne mantenuto in coma farmacologico fino al 16 luglio 2014 quando lasciò l’ospedale per iniziare un percorso riabilitativo in una clinica privata.
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In quello stesso aprile si risvegliò, riprese coscienza e cominciò ad interagire con l’ambiente circostante, anche se in modo discontinuo. Il percorso riabilitativo continuò a Losanna in un ospedale che ha lasciato lo scorso settembre; da quel momento in poi, più nulla è trapelato. Anche se, senza rivelare particolari dettagli, le persone che gli hanno voluto bene sono tornate a parlare.
Michael Schumacher non molla: parola di Jean Todt
Poche sono le persone, oggi, a sapere quali siano le condizioni reali di Michael Schumacher dopo il terribile incidente di Meribel risalente al 2013. Tra queste c’è Jean Todt, ex team principal della Ferrari ai tempi degli indimenticabili successi del Campione tedesco e amico stretto del sette volte Campione del Mondo.
Come si evince dalle sue parole, Michael è certamente ancora vivo, nonostante debba convivere ogni giorno con condizioni davvero precarie. Ad ogni modo, dei piccoli traguardi nel tempo sono stati raggiunti grazie ai medici e all’amore immutato della moglie Corinna.
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La strada da percorrere rimane lunghissima, ovviamente. Lo sa bene anche l’ex Presidente della FIA, che qualche mese fa ha rilasciato queste dichiarazioni in un’intervista alla Bild. L’amico spera che le cose migliorino gradualmente. Infine, non sono mancate parole di estremo affetto per l’intera famiglia Schumacher a cui si è affezionato ancora di più considerando questo lungo periodo di difficoltà.