Giacomo è l’unico figlio maschio di Adriano Celentano, stretto in famiglia tra caratteri molto forti, ha sempre dovuto lottare per affermarsi. Dopo la grave depressione, ora rischia di perdere la sua battaglia.
Giacomo nasce a Milano nel 1966, a tempi dei massimi successi di papà Adriano e mamma Claudia. Parte subito lanciato nella carriera artistica, incidendo il primo disco a 23 anni, sotto l’ala del maestro Mario Lavezzi. Diventa poi autore, firmando alcune canzoni che Adriano incide con gioia.
Ma non si sente sulla sua strada. La canzone leggera pian piano comincia a non interessarlo più e si dedica a musica e canzoni che diffondano il messaggio cristiano.
E’ la fede che lo chiama, e la canzone pop si fa sempre più lontana, sbiadita e ostile.
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Un ultimo tentativo è la partecipazione a Sanremo con il brano “You and me”.
Ma è una canzone che non sente, e il pubblico meno di lui: il flop è totale.
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Qualche successo in più Giacomo lo coglie nella scrittura, come scrittore e autore di programmi televisivi. È suo, ad esempio, “Ti lascio una canzone”, programma che riscuote discreta attenzione. Corroborato da questi risultati, tenta anche la via del cinema, recitando in un film con Franco Nero. Il titolo è “Aspromonte”. Il riscontro al botteghino non è entusiasmante.
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La depressione è una malattia vera e proprio, molto grave, capace di distruggere la vita. Non è uno stato di malessere, frutto di difficoltà e insuccessi, ma un male che viene da dentro. Giacomo ne ha sofferto a lungo e la serie di insuccessi che sembra collezionare, comunque, non aiuta.
Nella sua battaglia contro la malattia, che ha raccontato anche in un libro, il giovane Celentano spiega di essere riuscito a resistere solo grazie alla sua grande fede cattolica.
Perseguitato a causa della fede
La fede si è però dimostrata, almeno secondo il figlio di Celentano, un grave ostacolo nella professione. Una fonte di vera e propria discriminazione, se non di persecuzione, da parte dei mass media ufficali che non l’hanno mai considerato pari ad altri artisti, meno credenti e osservanti.
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Messo continuamente al margine a causa della sua forte convinzione religiosa, Giacomo non intende però darsi per vinto. La sua battaglia per affermarsi contro tutto e contro tutti continua. E siccome è certo di avere Gesù dalla sua parte.
Come si racconta nella parabola dei talenti, è Dio a dare all’uomo il talento. Ma è all’uomo che spetta farlo fruttare, senza fermarsi di fronte alle difficoltà.
Senza fermarsi nemmeno per la persecuzione religiosa, se e dove esiste. La lotta di Giacomo Celentano continua.