Kabir Bedi e la morte del figlio: “Era schizofrenico…”

Kabir Bedi va a discutere della morte del figlio con l’uomo che va a rilevare un particolare di grande importanza: “Era schizofrenico…”.

Attore rinomato in tutto il mondo, Kabir Bedi è sicuramente stato uno tra i personaggi dello spettacolo più apprezzati. Per lui il passato non è tanto comunque facile, considerate diverse difficoltà che ha dovuto affrontare nel corso degli anni. Ci si è quindi sempre chiesto di cosa fosse affetto il figlio, deceduto giovanissimo.

kabir bedi (web source)
kabir bedi (web source)

Ci ha pensato praticamente lo stesso Kabir Bedi a mettere le cose in chiaro una volta per tutte, rilasciando un’intervista ai microfoni di Domenica In e raccontando il dramma che lo ha scosso fin dalla giovane età. Scopriamo insieme di cosa si tratta e nello specifico di cosa era affetto il proprio figlio.

Ecco cosa è accaduto

Ha scelto i microfoni di Domenica In per raccontarsi, è partito dalla morte dello stesso bambino: “Avevo 3 figli, ora ne rimangono 2. Ho perso mio figlio Siddharth, soffriva di schizofrenia”.

Il tutto è accaduto oltre 20 anni, nel lontano 1997 quando il figlio di Kabir Bedi si è tolto la vita:Non c’è dolore più grande della perdita di un figlio, e questa tragedia è ancora più grande quando questo figlio è brillante. La schizofrenia è una malattia incredibile perché colpisce soprattutto tra i 20 e i 25 anni, soprattutto uomini, persone molto sensibili”.

“Nei momenti di lucidità mi diceva ‘Cosa faccio tutto il giorno? Televisione, cinema, libri, non hanno senso per me, non sento il gusto del cibo, non mi interessa parlare con le persone'”: così Kabir nel parlare del proprio figlio e della malattia che lo ha attanagliato.

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La malattia del figlio

kabir bedi (web source)
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Ero preparato al suo gesto, l’avevo previsto, avevo chiamato una squadra per prevenire il suicidio a Los Angeles, persone che parlassero con lui, ma lui non poteva esistere così”: con grande lucidità l’attore racconta ciò che aveva praticamente già predetto.

“Dopo averci pensato tanto sono arrivato alla conclusione che devo rispettare la sua decisione, ma ho sofferto molto perché è terribile, le ferite guariscono, ma la cicatrice rimane”: il dolore resta praticamente invariato, anche col passare degli anni per l’attore che naturalmente ha dovuto comunque andare avanti per riuscire a dare grande affetto ai propri familiari ed i due restanti figli.

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