Nancy Brilli, attrice di grande spessore ma anche donna dalla profonda personalità. Ha dovuto affrontare un momento molto difficile
Una donna bella, intrigante, travolgente, e senza alcun tipo di problemi nel misurarsi con la sua carta d’identità, che oggi parla di 56 anni. Quello di Nancy Brilli è stato un percorso davvero straordinario, che l’ha resa a tutti gli effetti una delle donne più desiderate nel mondo dello spettacolo. Sembra davvero che gli anni per Nancy non vogliano davvero passare, con il suo fascino che riesce con uno sguardo ad ipnotizzare i telespettatori.
La carriera cominciata tanto tempo fa, con l’esordio da giovanissima grazie ad una vera e propria casualità. Nancy, infatti, ha origini ucraine ed è orfana di madre dall’età di 10 anni. Da piccola era compagna di classe di scuola superiore di Vittoria Squitieri, figlia del regista Pasquale Squitieri. Proprio questa conoscenza le è servita per esordire nel mondo del Cinema.
Il debutto arriva nel 1984, con la Brilli che interpreta il ruolo di Miriam Petacci, proprio con Squiteri regista, nel film ‘Claretta’. L’anno successivo (ancora con Squiteri) arriva un ruolo importante nella miniserie TV ‘Naso di cane’ in onda su Rai 2. Un carriera con tante soddisfazioni ma anche problemi molto seri, che la stessa donna ha raccontato in questi anni. Problemi ma anche una grande vittoria di cui lei parla con orgoglio.
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Nancy Brilli e la battaglia contro il tumore
L’attrice romana ha combattuto per anni con un male molto pesante, che ha ovviamente condizionato la sua vita. La rivelazione è arrivata attraverso uno sfogo dell’attrice su Facebook, avuto qualche anno fa e che lasciò i suoi fans a bocca aperta.
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“Il mio addome è stato ricucito dopo ben 8 operazioni dell’apparato riproduttivo conseguentemente al tumore all’ovaio, all’asportazione dell’utero, dell’altro ovaio e del tube per un’infiammazione in corso dipendente dalla patologia detta prima e per finire un’operazione al seno”, le dichiarazioni molti forti della Brilli attraverso Facebook.
La grande battaglia, ma anche la grande gioia successivamente, con l’arrivo nel 2000 del figlio Francesco: “Sulla mia cartella clinica c’è scritto sterile. Ma ho avuto un figlio, il mio miracolo”.