Gerry Scotti si confida completamente riguardo ad un male che lo ha molto preoccupato. Ecco cosa è accaduto al conduttore
Gerry Scotti, dopo aver affrontato un ricovero, ha raccontato la sua esperienza traumatica in quell’opedale in cui ha visto con i suoi occhi la tragedia di una malattia davvero subdola. L’incubo che ha colpito Gerry Scotti, fortunatamente non gli ha causato danni. Con i suoi occhi ha visto cosa significa essere in terapia intensiva e ha voluto raccontare la sua esperienza al Corriere della Sera, ora che l’incubo vissuto è rimasto solo un brutto ricordo.
Il popolare conduttore non è solito aggiornare molto i suoi social network, di conseguenza i suoi seguaci non sono stati informati passo dopo passo sull’evoluzione delle cure come hanno fatto altri suoi colleghi. Scotti ha preferito restare in silenzio, eppure qualcuno ha parlato per lui durante i lunghi giorni di degenza e ha divulgato informazioni non attinenti con la realtà. Differente da quella che racconta Gerry Scotti.
Scotti, uno dei volti simbolo di Canale 5, è stato ricoverato per 10 lunghissimi giorni non affatto facili. Sembrava essere privo di sintomi, proprio come Iva Zanicchi e come Carlo Conti. Era convinto di aver contratto una delle forme meno invasive del virus in questione ma, invece per lui, si sono aperte le porte dell’ospedale Humanitas di Rozzano. Una struttura sanitaria d’eccellenza alle porte di Milano.
La paura che ha vissuto Gerry Scotti
Ma cosa ha avuto l’atto Zio Gerry? “Avevo 36 e 2 e pensavo di star bene. Invece positivo. Quando ho sentito quella parola mi è sembrato improvvisamente di essere al di là del Muro di Berlino, non so come altro spiegarlo. In un attimo ho rivissuto i sei mesi di paura, terrore, precauzione, speranza che stiamo vivendo tutti”. Gerry Scotti aveva contratto il Coronavirus.
“Ti viene l’istinto a non piangerti addosso, questa malattia è subdola, puoi stare due o tre giorni con poca febbre, addirittura senza come successo ad alcuni miei amici, e dopo 7 giorni ti negativizzi”. Ha sperato di essere tra quei pochi fortunati che la scampano con molta fortuna.
Racconta che in ospedale lo hanno trattenuto perché avevo tutti i parametri sballati di fegato, reni e pancreas. Il tutto all’intento dell’unità intensiva, perché quando entri nel pronto soccorso del Covid racconta che non esiste un’area rinfresco. Una volta che ti si apre davanti la porta, vedi tutto quello che hai visto nei peggiori Tg della tua vita. “Sono diventato verde, ho sudato freddo”.
I dottori non lo hanno messo in terapia intensiva, ma in una stanza a fianco con lo scopo di monitorare Scotti di continuo. Questo per la necessità di sapere se, il suo corpo, avrebbe avuto bisogno di cure particolari in qualsiasi momento.
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Si ricorda di 24 persone che stavano immobili, intubate, come se fosse in un film. “Pregavo per loro invece che pregare per me”. Poi, infine, un mattino hanno preso il conduttore e riportato nella sua stanza.