Per Milly Carlucci si è presentata negli ultimi tempi una malattia rarissima che praticamente l’ha distrutta: ora non sa più come fare.
Milly Carlucci nel corso degli anni si è imposta come conduttrice in Italia soprattutto grazie alla guida magistrale di Ballando con le Stelle. Non tutto per lei è però rose e fiori con alcuni momenti che sicuramente ne hanno caratterizzato la propria vita pubblica e privata.
Il tutto, con il momento topico del 2019, quando per la prima volta ha rilevato un qualcosa di insospettabile per lei e per la sua famiglia. Infatti, ha reso noto che la conduttrice di avere una malattia molto rara e di difficile cura. Ne ha parlato nella prima volta due anni fa, e se ne torna a discutere ancora oggi, grazie soprattutto ad una sua longeva appartenenza alla classe giornalistica italiana.
Ecco cosa le è accaduto
“Da maggio a settembre evito di stare al sole e indosso sempre cappelli a falde larghe, occhiali scuri che coprano completamente gli occhi, magliette a maniche lunghe e pantaloni di cotone fino alla caviglia sia al mare che in montagna, dove per l’alta quota i raggi solari sono molto forti e nocivi. In città senza protezione solare totale non potrei neppure uscire di casa“: così è partita la stessa Milly Carlucci per descrivere tutto ciò le stia accadendo negli ultimi anni.
Parole che vanno naturalmente a preoccupare i tanti follower e chiunque abbia seguito negli ultimi tempi la presentatrice tv. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
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Milly Carlucci e la malattia
La malattia di cui soffre Milly Carlucci è EPP-protoporfiria eritropoietica. Andando all’aspetto pratico, si tratta di un difetto di produzione dell’emoglobina che porta fotosensibilità alla cute in modo estremo.
Ci sono diversi effetti collaterali, tra cui macchie e dolori molto acuti. Si tratta di un’epidemia protoporfiria eritropoietica che si tratta di una malattia ereditaria del metabolismo dell’eme.
Per tutto ciò il trattamento comprende l’astensione dall’esposizione alla luce, la protezione dalla luce visibile con filtri dall’indice UVA elevato e per le lunghezze d’onda alte, la riduzione dei livelli di protoporfirina e la prevenzione della progressione della possibile patologia epatica verso l’insufficienza epatica.